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Sick Budd e Silent Bob ci raccontano il loro nuovo disco, “Habitat cielo”

I due artisti sono attesi il 19 maggio al Fabrique di Milano

18 Aprile 2023

credito ph:  Bluechips Studio

Dopo lo straordinario successo virale di “Piano B” e “Piove ancora” che hanno superato oltre 160 milioni di ascolti, è nei negozi e in digitale “Habitat cielo”, il disco d’inediti che segna il ritorno in musica di Silent Bob, prodotto interamente da Sick Budd. I due artisti, dopo essersi esibiti lo scorso 12 maggio all’Orion di Roma, replicheranno domani 19 maggio al Fabrique di Milano.

Ecco cosa ci hanno raccontato del progetto:

Habitat Cielo è il vostro nuovo disco. Con che spirito è nato e quanto ci avete lavorato?

È nato con lo spirito di fare qualcosa di diverso rispetto a i nostri lavori precedenti. Proprio per questo ci abbiamo messo molto a trovare gli spunti e le idee giuste.

Perché habitat cielo?

Habitat cielo perché per me la metereopatia è una cosa quasi seria e in base al tipo di giornata che c’era fuori io cambiavo mood delle canzoni e delle varie cose che scrivevo. Per questo il titolo perché come un qualsiasi habitat naturale per qualsiasi essere vivente cambiava il mio modo di esistere

Qual è il punto di incontro tra i vostri due mondi?

Sicuramente la musica. Ascoltiamo cose simili e quando troviamo gli spunti giusto riusciamo a trovarci in modo facile per fare nuova musica. Come persone siamo molto diversi ma proprio per questo ci completiamo molto spesso.

Il disco è stato anticipato da “Mamma ho l’ansia”, pensate sia la malattia del secolo?

Si penso lo sia. Dopo il covid questa credo sia la nuova epidemia a cui andremo incontro

Questa convivenza con l’ansia può trasformarsi secondo voi in motivazione e in coraggio? Guardando alla vostra esperienza, come ci si riesce?

Quando riesci a conoscerla e ad averci a che fare diventa un punto di forza. Perché sai che nulla fa più male di quella cosa e quindi ti rende quasi più coraggioso verso le altre scelte che fai.

Avete raccontato di aver lavorato in studio pensando anche al di fuori degli schemi del rap. Alla luce di ciò, come descrivereste questo disco?

Non saprei parte da una base di rap sicuramente ma c’è molto dentro non è facile dare un nome o un genere a questo album. C’è tutto quello che ci è sempre piaciuto il difficile è stato farlo convivere insieme.

Per quanto riguarda il rap, invece, quali sono gli ascolti che più vi hanno formato e che vi hanno spinto a fare questo mestiere?

Nel mio caso tutto il rap italiano mi ha influenzato molto quello dei primi 2000 in poi soprattutto. Farti dei nomi è difficile perché ho sempre preso un po’ i tratti che preferivo da tutti fino a creare quello che è un po’ il mio stile.

Nei vostri live cosa bisogna aspettarsi?

Sicuramente uno show più completo,più lungo e più coinvolgente. Abbiamo tante canzoni da portare dal vivo e stiamo già preparando il tutto anche a livello vocale sto cercando di migliorare e imparare il più possibile. Ci tengo molto che tutto venga in maniera perfetta.

Dopo lo straordinario successo virale di “Piano B” e “Piove ancora” che hanno superato oltre 160 milioni di ascolti, è nei negozi e in digitale “Habitat cielo”, il disco d’inediti che segna il ritorno in musica di Silent Bob, prodotto interamente da Sick Budd. I due artisti, dopo essersi esibiti lo scorso 12 maggio all’Orion di Roma, replicheranno domani 19 maggio al Fabrique di Milano.

Ecco cosa ci hanno raccontato del progetto:

Habitat Cielo è il vostro nuovo disco. Con che spirito è nato e quanto ci avete lavorato?

È nato con lo spirito di fare qualcosa di diverso rispetto a i nostri lavori precedenti. Proprio per questo ci abbiamo messo molto a trovare gli spunti e le idee giuste.

Perché habitat cielo?

Habitat cielo perché per me la metereopatia è una cosa quasi seria e in base al tipo di giornata che c’era fuori io cambiavo mood delle canzoni e delle varie cose che scrivevo. Per questo il titolo perché come un qualsiasi habitat naturale per qualsiasi essere vivente cambiava il mio modo di esistere

Qual è il punto di incontro tra i vostri due mondi?

Sicuramente la musica. Ascoltiamo cose simili e quando troviamo gli spunti giusto riusciamo a trovarci in modo facile per fare nuova musica. Come persone siamo molto diversi ma proprio per questo ci completiamo molto spesso.

Il disco è stato anticipato da “Mamma ho l’ansia”, pensate sia la malattia del secolo?

Si penso lo sia. Dopo il covid questa credo sia la nuova epidemia a cui andremo incontro

Questa convivenza con l’ansia può trasformarsi secondo voi in motivazione e in coraggio? Guardando alla vostra esperienza, come ci si riesce?

Quando riesci a conoscerla e ad averci a che fare diventa un punto di forza. Perché sai che nulla fa più male di quella cosa e quindi ti rende quasi più coraggioso verso le altre scelte che fai.

Avete raccontato di aver lavorato in studio pensando anche al di fuori degli schemi del rap. Alla luce di ciò, come descrivereste questo disco?

Non saprei parte da una base di rap sicuramente ma c’è molto dentro non è facile dare un nome o un genere a questo album. C’è tutto quello che ci è sempre piaciuto il difficile è stato farlo convivere insieme.

Per quanto riguarda il rap, invece, quali sono gli ascolti che più vi hanno formato e che vi hanno spinto a fare questo mestiere?

Nel mio caso tutto il rap italiano mi ha influenzato molto quello dei primi 2000 in poi soprattutto. Farti dei nomi è difficile perché ho sempre preso un po’ i tratti che preferivo da tutti fino a creare quello che è un po’ il mio stile.

Nei vostri live cosa bisogna aspettarsi?

Sicuramente uno show più completo,più lungo e più coinvolgente. Abbiamo tante canzoni da portare dal vivo e stiamo già preparando il tutto anche a livello vocale sto cercando di migliorare e imparare il più possibile. Ci tengo molto che tutto venga in maniera perfetta.

2023-04-18T18:56:39+02:00