Nella manovra di Bilancio 2025 è stata prevista un’agevolazione che mira all’efficientamento energetico degli elettrodomestici, chiamata appunto bonus elettrodomestici. La norma tuttavia non riguarda soltanto apparecchi come microonde, televisori e frigoriferi. Possiamo usarla anche per dare un tocco nuovo alla nostra auto.
Anche per quanto concerne l’automobile dovremo dunque seguire le stesse regole del bonus elettrodomestici, accessibile a tutti i cittadini fino a esaurimento dei fondi disponibili, senza una soglia Isee. C’è però un duplice tetto di spesa: sconto del 30% su una spesa di 100 euro innalzato a 200 per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro.

Ancora non è chiaro però come e quando verrà assegnato il bonus, per il quale in manovra sono stati stanziati fondi per 50 milioni di euro (equivalenti a circa mezzo milione di elettrodomestici, stima Aires, l’associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati). Si parla di un click day entro la fine del mese di febbraio. Ma cerchiamo di capire meglio.
Nuovo bonus da usare per rinnovare l’auto, come funziona
Nel bonus elettrodomestici, come anticipato, è compresa anche un’agevolazione che farà molto comodo ai possessori di automobili. Parliamo del bonus pneumatici. L’incentivo cade a fagiolo in un momento in cui gli automobilisti cominciano a pensare al cambio delle gomme invernali. Come detto le regole sono le stesse del bonus elettrodomestici.

Si potrà dunque ottenere uno sconto fino al 30% del costo totale dello pneumatico. Secondo Andrea Scazzoli, presidente di Aires, l’agevolazione va nella giusta direzione: quella di una risposta concreta alle esigenze dei cittadini visto che permette di «acquistare prodotti nuovi e molto più efficienti in termini di risparmio energetico».
Non mancano però i dubbi sull’attuazione del bonus elettrodomestici – e dunque anche di quello relativo agli pneumatici. L’esecutivo dovrebbe definire le modalità per accedere all’agevolazione entro 60 giorni dal varo della manovra di Bilancio, pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 30 dicembre. C’è meno di un mese di tempo a disposizione.
Come detto si è pensato inizialmente a un click day, ma l’Aires è contraria a questa ipotesi che considera controproducente. Il punto è che le famiglie più bisognose di sussidi come questi spesso sono anche le meno “tecnologiche”, scarsamente avvezze all’uso di internet. È forte il rischio che rimangano fuori da un eventuale click day.
Il governo sta vagliando una strada alternativa: una modalità analoga a quella del bonus tv del 2021. In quella circostanza i cittadini potevano andare in negozio con il codice fiscale e con la certificazione di smaltimento del vecchio apparecchio televisivo, così da ottenere direttamente uno sconto sull’acquisto della nuova televisione.