L’Assegno Unico Universale per figli a carico (AUU) è l’aiuto economico destinato a chi ha figli, dal settimo mese di gravidanza, fino al 21esimo anno di età. L’importo del sussidio è legato a due fattori variabili. Da una parte c’è il fattore del reddito (soglia ISEE), dall’altra abbiamo il fattore anagrafico ovvero l’età dei figli, che però non è previsto in caso di disabilità.
Ci sono buone notizie a marzo per le famiglie beneficiarie: importi raddoppiati per l’AUU (vedremo per chi e in che caso). Bisognerà però attendere qualche giorno in più, ma nulla di preoccupante. L’INPS ha già provveduto a comunicare che nella prima parte del 2024 il sussidio verrà erogato dal 20 del mese, circa cinque giorni più tardi rispetto a prima.

Il motivo del ritardo? Semplici questioni tecniche (nella fattispecie il passaggio al nuovo sistema informatico Re.Tes). Nessuna variazione invece per la prima rata del beneficio economico che continuerà a essere versata l’ultima settimana del mese successivo alla domanda dell’AUU. Ma vediamo che novità ci sono sul fronte degli importi a marzo.
Assegno Unico Universale: importi raddoppiati in vista, ecco per chi
Questo mese sono previste delle maggiorazioni per l’Assegno Unico. Si tratta degli adeguamenti al costo della vita, riconosciute in casi specifici indipendentemente dal reddito familiare. Per i figli minori di 21 anni con “disabilità” media l’importo cresce di 97,7 euro. Aumento ancor più sostenuto (109,1 euro) per le disabilità gravi.
Cresce anche l’assegno per i figli non autosufficienti: in questo la maggiorazione tocca quota 120,6 euro. Ma non è finita: c’è anche una seconda maggiorazione indipendente dal reddito dichiarato. È quella che spetta ai figli di madri che hanno meno di 21 anni. In questo caso l’importo è pari a 23 euro per tutti, mentre dal terzo figlio in avanti la maggiorazione è legata al reddito.

Come da prassi, la maggiorazione è inversamente proporzionale al reddito. Più il reddito è basso, più è alta la maggiorazione. Andiamo così da un valore massimo (85,4 euro) per le famiglie con ISEE fino a circa 17 mila euro a un valore massimo di 17,2 euro per le fasce di reddito più elevate. Rientra in queste maggiorazioni dipendenti dall’ISEE anche il bonus “secondo percettore di reddito”.
Questa agevolazione va da zero a 34,4 euro in base allo scaglione di reddito. Altra cosa da sapere: da marzo le famiglie con ISEE superiore a 25 mila euro non riceveranno l’eventuale maggiorazione transitoria spettante a chi nel 2021 aveva percepito l’Anf (assegno al nucleo familiare) riconosciuta a gennaio e febbraio 2025.
Raddoppia l’importo dell’Assegno Unico calcolato sull’ISEE 2025 per ogni figlio che ha meno di un anno, fino al compimento del primo anno di età. Scatta poi un aumento del 50% per i figli da 1 a 3 anni di età entro la fascia massima ISEE (pari a 45.939,56 euro nel 2025). Maggiorazione forfettaria da 150 euro infine per le famiglie con almeno 4 figli a carico.
Attenzione anche alla data. Per determinare gli importi basati sull’ISEE occorre inviare la nuova DSU. Ad ogni modo c’è tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare la nuova DSU con la quale gli importi saranno aggiornati e verranno corrisposti anche gli arretrati.