A volte succede: anche il fisco sbaglia. È accaduto ultimamente. Così lo scorso 26 marzo l’Agenzia delle Entrate ha avvisato i contribuenti di un errore. Alcuni avvisi non sono validi e pertanto chi li ha ricevuti è invitato a cestinarli. Questi atti non sono validi, visto che al loro interno sono presenti degli errori. Ecco come bisogna comportarsi.
Il comunicato diramato dall’Agenzia delle Entrate parla di errori nei dati. I contribuenti sono dunque avvisati: alcuni avvisi recapitati sono invalidi. Ma quali errori ci sono nelle comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate? Per inviare le comunicazioni ai contribuenti l’Agenzia delle Entrate si avvale di una società alla quale ha affidato questo incarico.

Non sempre però le cose vanno come previsto. Nel caso in questione sono stati commessi degli errori che hanno invalidato le comunicazioni. Da qui la necessità di avvisare i contribuenti. Non ci sarà bisogno di fare nulla di particolare per “salvarsi”. Sarà semplicemente questione di controllare la data dell’avviso AdE per verificare se è valido o meno.
Agenzia delle Entrate, la data da controllare per capire se l’avviso è valido o meno
L’Agenzia delle Entrate ha avvisato i contribuenti dell’errore commesso. Tutto nasce da una svista della società appaltatrice del servizio di stampa, imbustamento, trattamento e conferimento della corrispondenza, delle lettere e delle comunicazioni postali dell’Agenzia delle Entrate. Sono emersi degli errori, nel lasso di tempo compreso tra il 19 e il 21 marzo 2025.
Alcuni atti sono stati immessi nel circuito postale per essere consegnati ai contribuenti. Tuttavia errori di data e di stampa li hanno resi invalidi. Di conseguenza gli avvisi spediti in questo periodo di tempo semplicemente non sono validi. Gli errori di data e di stampa ne inficiano infatti la validità. Pertanto si possono tranquillamente cestinare, in attesa di nuove comunicazioni.

Per questa ragione i contribuenti che dovessero rilevare delle anomalie nella corrispondenza ricevuta dall’Agenzia delle Entrate non dovranno fare altro che controllare la data di invio. Se la comunicazione risale ai giorni tra il 19 e il 21 marzo l’invito è quello di cestinarla e di attendere il nuovo invio della stessa. In caso di dubbi sulla validità dell’atto sarà possibile contattare gli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Per farlo basterà collegarsi al portale ufficiale dell’Agenzia, nella sezione “Direzioni Provinciali e uffici Provinciali territorio”. Intanto l’Agenzia delle Entrate fa presente di aver già provveduto a informare il Garante per la protezione dei dati personali di quanto successo. Presto verranno inviati gli avvisi corretti ai contribuenti.