Nell’ultimo fine settimana di MotoGP è arrivato il primo passo falso di Marc Marquez nella sua avventura in Ducati. Fino alla gara domenicale di Austin il campione spagnolo aveva fatto terra bruciata attorno a se dominando i precedenti GP sia nella corsa che nelle sprint.

Il ‘cabroncito’ ha quindi iniziato al top la sua prima annata vestito di rosso al contrario di Pecco Bagnaia che ha dovuto attendere proprio l’ultimo fine settimana per mettere la sua prima griffe sulla stagione 2025. Il pilota italiano ha infatti tagliato per primo il traguardo davanti al solito Alex Marquez, fratello di Marc che conduce per ora la classifica complessiva grazie alla sua enorme costanza a podio.
“Sono davvero felice, è speciale tornare sul gradino più alto del podio dopo quello che non è stato un periodo semplice”, ha dichiarato lo stesso Bagnaia nel post gara, confermando come abbia saputo attendere il suo momento dopo una fase non particolarmente facile. Chi si lecca le ferite è invece Marc Marquez, che porta a casa il primo zero stagionale in termini di punti a causa di una caduta che ne ha condizionato la domenica: “Ovviamente è stato un grosso errore, perché avevo la gara in mano. Stavo gestendo il margine, ma ho tagliato un po’ troppo la linea alla curva cinque ed ho perso l’anteriore. È stato un disastro? Sì, ma siamo essere umani e a volte facciamo errori”.
Bagnaia ha rotto la maledizione del compagno di Marquez: è successo nell’ultima gara
Un errore grossolano quello di Marquez che ha quindi spalancato le porte del successo a Bagnaia, bravissimo a tenere alle spalle il fratello dello spagnolo ex Honda.

Una bella vittoria ad ogni modo quella di Pecco che in un colpo solo ritrova il sorriso e spezza una sorta di ‘maledizione’ che aleggiava intorno al ‘Cabroncito’. Era infatti il 12 novembre 2017 la data dell’ultimo gran premio vinto da un compagno di squadra di Marc Marquez.
Bisogna tornare indietro di circa otto anni quindi alla vittoria di Dani Pedrosa su Honda, con Marc terzo a festeggiare il sesto titolo mondiale. Da quel giorno nessun collega di scuderia è stato più in grado di battere il fenomeno di Cervera, sia negli anni di dominio che in quelli di buio. È toccato quindi a Bagnaia in quel di Austin spezzare questo trend che durava ormai da tanto tempo.