Il numero uno al mondo Jannik Sinner continua a macinare record e – nonostante lo stop nel circuito per il caso Clostebol – l’azzurro domina il ranking Atp. Il divario in classifica rispetto ai rivali è enorme e probabilmente il tennista di San Candido ha un grande vantaggio rispetto rivali, in particolare rispetto a Carlos Alcaraz e Alexander Zverev.

Lo spagnolo e il tedesco vivono un momento difficile nel circuito e non sono riusciti ad approfittare della squalifica del campione italiano. Sinner ha solo 23 anni, ma ha già vinto 3 titoli del Grande Slam ed è da oltre 40 settimane in vetta alla classifica Atp; siamo solo all’inizio di una carriera che si preannuncia spettacolare e comunque vada l’altoatesino ha fatto la storia.
Il merito è da dividere tra tante persone, molto ne hanno i suoi coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi ma non possiamo non dare meriti a Riccardo Piatti, l’uomo che per primo ha creduto nel valore del tennista. I due si sono separati prima del definitivo exploit del tennista, Jannik Sinner ha deciso di cambiare ma il fenomeno azzurro è questo campione anche grazie a Piatti.
Il noto coach ha rilasciato una lunga e interessante intervista al Corriere dove ha parlato del vero motivo dell’addio a Sinner e perchè le due parti si sono separate. I due sono comunque rimasti in buoni rapporti come confermato dal coach: “Ci sentiamo di rado, l’8 Novembre mi ha mandato gli auguri di compleanno. Gli ho detto di farci divertire alle Finals, gli ho scritto e lui mi ha risposto che sarebbe andata bene. Sapeva che avrebbe vinto”.
Jannik Sinner e la rivelazione del suo storico coach
Tanti i temi trattati da Piatti che ha spiegato tra le altre cose anche il motivo dell’addio dal suo storico allievo e ha sentenziato: “Tutti ricordano la sfida contro Daniel nel 2022, mi urlò di stare calmo ma erano cose già successe altre volte e che capitano tra coach e allievo. Non è quello il problema, ho sempre voluto che Jannik diventasse indipendente, sapevo che un giorno sarebbe andato. Con lui dovevo essere un allenatore rigido, era quello il mio ruolo. A un certo punto però era troppo per lui”.

Infine Piatti ha parlato di chi vedrebbe bene come super coach e sostituto di Cahill ed ha fatto il nome di Carlos Moya o anche dell’ex coach di Jasmine Paolini, Renzo Furlan.