La Juventus si prepara ad affrontare la partita rinviata contro il Parma, col chiaro intento di portare a casa il bottino pieno per alimentare l’obiettivo Champions League.

I bianconeri dovranno immediatamente rispondere alla vittoria del Bologna contro l’Inter per tornare a quel quarto posto che varrebbe il piazzamento utile per approdare nella massima competizione europea. Obiettivo minimo per un’annata complessa per la Juve che dall’arrivo di Tudor è ancora imbattuta e desiderosa di continuare sulla striscia positiva tracciata. L’allenatore croato verrà quindi valutato dal club per il prossimo futuro solo a campionato concluso, quando verrà effettivamente stabilito il destino anche tecnico della squadra.
Lo stesso Tudor recentemente in conferenza stampa ha però ammesso: “Traghettatore è una brutta parole, non mi dà una bella sensazione. L’allenatore vive alla giornata, può andare via in qualsiasi momento anche con un contratto di cinque anni. Il futuro si costruisce oggi, partita dopo partita. Serve prepararsi al massimo e poi andare a mille durante la gara. Il resto conta zero”.
Focus quindi solo sul campo e sul presente, mentre la società farà le proprie valutazioni sul futuro. Un futuro del quale non farà parte sicuramente Tiago Djalò, difensore lusitano di proprietà dei bianconeri ma in prestito al Porto, e che presto potrebbe anche tornare ad essere una grana da risolvere per la stessa società piemontese. Intorno all’ex Sporting e Lille sono quindi ore di grande agitazione dopo i recenti fatti di cronaca.
Calciomercato Juventus, avventura al capolinea: separazione immediata
Thiago Djalò era arrivato alla Juventus nel gennaio 2024 senza però praticamente mai riuscire a divenire un calciatore utile alla causa bianconera. Giuntoli e soci hanno quindi optato per un prestito in patria che però è stato decisamente poco fruttuoso, e che soprattutto potrebbe concludersi nel peggiore dei modi.

Il rischio di un epilogo da dimenticare per il classe 2000 è piuttosto elevato visto che potrebbe persino tornare subito alla Juve. Secondo quanto evidenziato dal portoghese ‘A Bola’ il centrale di proprietà dei bianconeri sarebbe oggetto di indagini della SAD dopo la notte di festa di Pasqua, insieme ad altri tre compagni di squadra.
Djalò potrebbe pagare questa ingenuità con la chiusura anticipata della sua avventura al Porto, con il club lusitano che lo rispedirebbe al mittente, e con la stessa Juve che dovrebbe poi nuovamente trovare una soluzione. Il 25enne di Amadora è peraltro recidivo in questa stessa annata dopo un ritardo all’allenamento dell’1 gennaio dopo aver trascorso la notte di festa in un locale di Madrid.