L’arrivo della stagione calda non sarà particolarmente gradito per molti pensionati. E non parliamo (soltanto) dell’inevitabile arrivo della calura tipica di questa fase dell’anno. A giugno infatti diversi pensionati si vedranno decurtare l’assegno. L’INPS sta per avviare il recupero dei bonus una tantum erogati nel 2022.
Non pochi pensionati dovranno restituire fino a 200 euro all’ente previdenziale. Assegni decurtati dunque, anche se non tutti ne conoscono la ragione. Nel 2022 la crisi energetica spinse lo Stato a erogare dei bonus straordinari da 200 e 150 euro, introdotti con i decreti Aiuti e Aiuti-ter per contrastare l’impatto dell’inflazione e il caro bollette.

I bonus furono corrisposti direttamente a milioni di cittadini, sulla spinta dell’urgenza, senza che ci fosse tempo di fare le verifiche fiscali del caso. L’erogazione dei bonus fu automatica e rapida. Ma fin dall’inizio venne messo in chiaro che i contributi erano legati a precise soglie reddituali. Adesso chi ha percepito i bonus senza averne diritto dovrà restituirli.
Pensioni decurtate, ecco chi dovrà restituire 200 euro allo Stato
Il recupero avverrà in maniera automatica: l’INPS tratterrà direttamente dalla pensione gli importi indebitamente percepiti. Il controllo è avvenuto incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi del 2021. Il bonus da 200 euro era riservato a chi nel 2021 non aveva superato i 35 mila euro di reddito, mentre quello da 150 euro spettava ai contribuenti con un reddito non superiore a 20 mila euro.
Chi nel 2021 ha superato queste soglie dovrà dunque restituire gli importi. Le somme verranno recuperate in maniera graduale. L’INPS ha previsto una trattenuta mensile di 50 euro sull’importo della pensione. Il prelievo dunque non sarà una tantum, ma rateale fino al completo rimborso della cifra da restituire. La decurtazione scaglionata renderà meno gravosa la restituzione.

I pensionati interessati non dovranno fare nulla. Sarà l’INPS a farsi carico in toto della procedura di recupero dei bonus. Nel caso in cui non fosse possibile trattenere direttamente dalla pensione la quota da 50 euro l’INPS provvederà a spiccare un avviso di pagamento con le istruzioni per il versamento della somma dovuta attraverso il circuito PagoPA.
È consigliabile comunque monitorare con attenzione il cedolino della pensione di giugno, disponibile in rete nell’area riservata del portale INPS. Le eventuali decurtazioni si potranno vedere all’interno del dettaglio del pagamento. La misura risulterà sicuramente sgradita a molti, anche se va detto che è la legge a prevedere espressamente il recupero delle somme non spettanti.
Non si tratta poi di un voltafaccia o di un cambio di rotta da parte dell’INPS, ma dell’applicazione di norme vigenti già nel momento in cui le agevolazioni sono state erogate.