Non sarà Claudio Ranieri il prossimo ct della Nazionale dopo l’addio di Luciano Spalletti. L’ormai ex allenatore aveva ufficializzato la fine del rapporto con gli azzurri già prima della gara poi vittoriosa contro la Moldova.

I tre punti con gol di Raspadori e Cambiaso rappresentano l’ultima eredità lasciata in dote dall’ex allenatore del Napoli che dopo meno di due anni lascia spazio ad un nuovo corso. Il prossimo ct dell’Italia non è stato ancora definito alla luce del rifiuto da parte di Ranieri, che preferisce concentrarsi esclusivamente sul suo nuovo ruolo alla Roma.
L’ex tecnico giallorosso come riportato dall’Ansa ha infatti ammesso: “Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità – ha detto – un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia”.
Scelta forte quella di Ranieri che rifiuta quindi la chance di abbracciare un nuovo percorso in panchina con la Nazionale azzurra per resta concentrato solo sulle vicende giallorosse, con la Roma che a tal proposito ha ufficializzato Gasperini una manciata di giorni fa.
C’è quindi aria di delusione in Federazione dove servirà trovare presto un’altra soluzione interessante per far ripartire una Nazionale sfiduciata e chiamata a tornare protagonista dopo anni di buio.
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Nella conferenza stampa post Moldova lo stesso Spalletti ha evidenziato: “Non sono riuscito a tirare fuori il meglio da questi calciatori e devo prenderne atto. Tutti sottolivello. Con me siete stati anche troppo buoni, io avrei fatto peggio”.

È quindi giunto il momento di voltare pagina e provare a tirare fuori il meglio da questa generazione di calciatori azzurri per riportare prima di tutto l’Italia ai Mondiali, lì dove manca ormai dal lontano 2014.
Un’eternità calcistica che il prossimo commissario tecnico dovrà provare a colmare. In questo senso dopo il no di Ranieri il casting è riaperto e non va escluso che la Federazione possa andare su un campione del Mondo del 2006.
Qui si collocano i profili di Daniele De Rossi e Gennaro Gattuso: il primo ha condotto la Roma in apertura di questa annata, mentre il secondo ha vissuto la sua ultima esperienza da allenatore all’Hajduk Spalato conclusa con la rescissione di inizio giugno. Due modi di allenare diversi che però potrebbero dare un vento di novità alla Nazionale.