Uno sguardo poco attento potrebbe scambiare questi minuscoli insetti con le solite formiche. A ingannare possono essere il colore (scuro) e le dimensioni (piccole). Si muovono in silenzio intorno ai mobili, in genere quelli vecchi. Mai come in questo caso però le apparenze ingannano. Questi piccoli insetti sembrano formiche, ma formiche non sono. In più mordono.
Non sono pericolosi: non trasmettono malattie e il veleno che inoculano non è letale. La loro puntura in genere non provoca altro più che gonfiore, arrossamento, prurito, anche piccole vesciche. A contatto con gli esseri umani potrebbero reagire. Basta schiacciare per errore uno di questi insetti o toccare un mobile infestato (o semplicemente ritrovarseli in casa).

L’esito è una puntura acuta e dolorosa. Molti la descrivono come simile alla puntura di una vespa, anche se con effetti più prolungati. In soggetti allergici e particolarmente sensibili è comunque consigliabile non sottovalutare le reazioni. Se le punture sono molteplici e i sintomi persistono, la cosa migliore da fare è sicuramente quella di consultare un medico.
I piccoli insetti neri (e pungenti) che somigliano a formiche, ma non lo sono
Questo minuscolo insetto nero e pungente simile a una formica un po’ più scura e minuta del solito si chiama Sclerodermus domesticus o, come viene più comunemente chiamato, scleroderma. Si tratta di parassitoide della famiglia dei betillidi. A differenza delle formiche vive isolato e si fa trovare soltanto in ambienti ben precisi: quelli dove sono presenti infestazioni di tarli del legno. Le larve dello scleroderma infatti si nutrono delle larve di tarlo.
La femmina dello scleroderma colpisce i tarli con il suo aculeo, dopodiché depone le uova all’interno dei corpi paralizzati dei tarli. Quando nascono le larve si cibano delle vittime ancora vive e crescono all’interno del legno. Come detto, può capitare che lo scleroderma rivolga le sue dolorose “attenzioni” anche agli esseri umani, anche se non si tratta di un insetto pericoloso per la salute umana. La sua puntura è dolorosa: nella zona del morso talvolta compaiono prurito, gonfiore, arrossamento o piccole vesciche.
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Difficilmente però vedremo aggirarsi per casa questi insetti se non ci sono insediamenti di tarli. Se in casa non abbiamo mobili infestati dai tarli è ben difficile vedere lo scleroderma gironzolare. Le femmine non hanno ali – a differenza dei maschi, che però sono piccoli e deboli e sopravvivono per poco tempo. Per allontanarli dovremo scacciare i tarli. A questo riguardo ci sono trattamenti professionali piuttosto efficaci (fumigazione, riscaldamento del legno a temperature letali per le larve). Eliminati i tarli, anche lo scleroderma sparirà per mancanza di ospiti.