Cambiamento climatico significa caldo record e pericoli per la salute in caso di esposizione nelle ore dove il sole picchia più duro. Diverse regioni hanno emesso delle ordinanze per fronteggiare l’emergenza caldo. La Penisola si trova sotto lo scacco dell’anticiclone africano e le temperature bollenti hanno spinto molte amministrazioni regionali a correre ai ripari.
Molte amministrazioni – tra cui Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria – hanno già adottato ordinanze anti-caldo che impongono uno stop delle attività nelle ore di massima criticità. Lo scopo di queste ordinanze è la protezione della salute pubblica nei momenti più critici delle ondate di caldo.

Il caldo estremo viene così riconosciuto come un rischio concreto e le regioni si stanno incamminando lungo un percorso capace di coniugare prevenzione sanitaria e salvaguardia della popolazione più esposta. Si tratta di un segnale forte che va nella direzione di una sempre maggiore adozione di misure per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Emergenza caldo, arriva ordinanza che prevede uno stop di 4 ore in queste giornate
Ai primi di giugno il governatore del Lazio Francesco Rocca ha imposto uno stop alle attività all’aperto nei cantieri, nelle cave, nei campi e nei vivai dalle 12:30 alle 16 nei giorni da bollino rosso per il caldo. Le limitazioni per proteggere i lavoratori dalle temperature record saranno attive fino al 31 di agosto.
Il testo dell’ordinanza rimanda al sito worklimate.it per stabilire le date dei giorni più ad alto rischio per il caldo e in cui si applicano le restrizioni al lavoro sotto il sole cocente. Anche la Lombardia ha firmato un’ordinanza anti-caldo con gli stessi orari del Lazio e le stesse categorie da tutelare. Le limitazioni in Lombardia saranno valide fino al 15 settembre.

I sindacati confederali da giorni spingevano per la firma del provvedimento. Adesso chiedono che l’ordinanza sia «integrata a livello nazionale da strumenti concreti di sostegno al reddito», si legge sul ‘Corriere della Sera’. Anche altre regioni che hanno adottato provvedimenti simili. Tra queste ci sono la Sicilia, la Puglia, l’Umbria, la Toscana, l’Abruzzo, la Campania, la Calabria.
Allo stesso modo, anche i Comuni si attivano contro l’afa insopportabile. Ad esempio il Comune di Genova ha introdotto la possibilità per gli over 70 di viaggiare gratis sui mezzi pubblici già dalle 7:30 (invece che dalle 9:30). Si tratta di una misura per incentivare le fasce più anziane della popolazione a spostarsi nelle ore meno calde della giornata in questi giorni dove la calura non dà pace.