«In alcuni giocatori noti subito qualcosa di speciale. Alcaraz è così. Il suono della palla, come già si muoveva. Si capiva da lì. Non so se io ho la stessa cosa». Sono parole che la dicono lunga sul valore del talento di Murcia e sull’umiltà del suo principale rivale, visto che a pronunciarle è stato Jannik Sinner in un’intervista con Pippa Horn, ex tennista diventata una nota commentatrice.
Il numero uno al mondo manterrà il primo posto nel ranking ATP in ogni caso, comunque vada la sua nuova avventura in terra londinese dove però, diciamolo, Carlitos appare il grande favorito dopo la serie di successi iniziata a Roma e proseguita al Roland Garros e al Queen’s. Alcaraz è in grande spolvero.

Dopo il nostro Fognini, anche Oliver Tarvet ha tirato fuori una prestazione di alto livello con il suo coetaneo. Ma ci voleva ben altro per impensierire il fenomeno iberico che a 22 anni ha già messo in bacheca cinque titoli dello Slam, due dei quali vinti proprio a Wimbledon. Le ultime due edizioni hanno visto Cariltos consacrarsi re del prestigioso torneo britannico. Si confermerà per la terza volta di fila? Sinner dovrà arrendersi ancora allo strapotere di Carlitos sull’erba londinese?
Alcaraz sempre più re di Wimbledon, Sinner dovrà rassegnarsi?
Alcaraz sembra davvero difficile da battere in questo momento, soprattutto sull’erba. Ne è convinto anche Toni Nadal, zio e storico ex coach della stella assoluta del tennis spagnolo: Rafael Nadal, incontrastato signore della terra rossa. Nella sua rubrica su El Pais Toni si è dilungato sul torneo di Wimbledon definendo Alcaraz come «la stella dell’anno e l’uomo da battere» a Wimbledon.
Gli unici giocatori che «potrebbero potenzialmente raggiungere il suo livello» sono Jannik Sinner e Novak Djokovic, afferma lo zio di Nadal che conclude dicendo però di «non vedere nessuno che possa seriamente sfidare Carlos Alcaraz a Wimbledon». In effetti la stella spagnola ha dato prova di grande maturità tenendo testa agli imprevisti – sempre possibili sull’erba dove l’elemento sorpresa entra più in gioco.

Alcaraz è in forma smagliante e lo prova il filotto di vittorie iniziato a Roma, proseguito con l’epica rimonta nella finale parigina al Roland Garros e il recente trionfo al Queen’s. «Credo sinceramente che, in condizioni normali, pochissimi avversari abbiano la capacità di impensierire Carlos», confessa Toni Nadal. Negli ultimi due anni Cariltos ha dimostrato di possedere «condizioni quasi perfette per giocare con facilità sull’erba londinese».
Per giunta il giocatore classe 2003 arriva al torneo al top del morale e della fiducia dopo le tre vittorie prestigiose di Roma, Parigi e Londra. Lo show nei primi due turni mostra chiaramente che Alcaraz ha tutte le carte in regola per vincere Wimbledon per la terza volta consecutiva. Sinner è avvisato anche se le previsioni, si sa, sono fatte soprattutto per essere smentite.