Barella, l’annuncio improvviso spiazza tutti: è ufficiale

Il centrocampista sardo torna nei ricordi di una sua vecchia conoscenza al Cagliari: fiume di ricordi e aneddoti in serie

Non poteva mancare. Mai avrebbe accettato, pur nella logica di un turnover che anzi avrebbe poi colpito altri big della squadra, di restare fuori in una delle partite più emozionanti della stagione. Quella del ritorno a casa, nella ‘sua’ Cagliari, dove è cresciuto meritandosi poi la chiamata di una big di cui è diventato ben presto titolare inamovibile. Simbolo. Intoccabile.

Giulini e Barella ai tempi del Cagliari
Barella, l’annuncio improvviso spiazza tutti: è ufficiale (Screenshot da profilo X @tommasogiulini) – Diregiovani.it

Forse Cristian Chivu ha vestito anche temporaneamente i panni dello psicologo al momento di consegnare la distinta ufficiale della formazione dell’Inter per il match alla ‘Unipol Domus Arena‘. Pur compresso da un calendario che al solito non dà tregua, il tecnico rumeno non ha voluto rinunciare alla presenza in campo, dal primo minuto, del giocatore sardo.

Protagonista di una partita senza infamia e senza lode, ma sempre con la spiccata attitudine a fare una corsa in più per il compagno in difficoltà, Nicolò Barella è uscito al minuto 64 per far posto a Davide Frattesi.

Il ritorno nel club che gli ha consentito di farsi notare ad alti livelli si è così concluso con una vittoria. E senza l’imbarazzo di ‘dover’ segnare – certamente non esultando – davanti al suo vecchio pubblico. Dalle sue parti, in ogni caso, il centrocampista azzurro è ancora molto amato. Tanto dalla gente quanto da chi, nelle curiose vesti di doppio ex, lo ricorda con affetto. Bagnando il suo racconto del giovanissimo Barella con aneddoti davvero interessanti.

L’incontenibile Barella e la sua valutazione: Festa dice tutto

Già simbolo del Cagliari grazie alla sua militanza nella compagine rossoblù con oltre 180 presenze totali in tutte le competizioni, l’ex difensore Gianluca Festa – originario proprio della provincia del capoluogo sardo – ha militato anche con l’Inter in due distinte esperienze da calciatore.

Nicolò Barella in nazionale
L’incontenibile Barella e la sua valutazione: Festa dice tutto (Screenshot da profilo X @svilarismico) – Diregiovani.it

La prima nel 1993 e successivamente nella parentesi 1994-1997. Inevitabile che dunque, a margine della sfida tra Cagliari ed Inter nell’ultima di campionato, l’ex allenatore delle Giovanili degli isolani (che ebbe il merito di far esordire in A Barella una vota assunta temporaneamente la guida della prima squadra) abbia parlato del suo pupillo. Uno che, nell’unica esperienza di campo oltre a quelle con gli isolani e i meneghini, ha giocato in prestito al Como proprio agli ordini di Gianluca Festa.

Di Barella ricordo un ragazzo con un’arroganza positiva. Sicuro nei propri mezzi, intelligente. Correva da tutte le parti. Gli regalai le prime partite in Serie A nell’anno della retrocessione, quando ho ancora il rimpianto di non essere arrivato prima. Qualche mese dopo lo incontrai in aeroporto. Io allenavo il Como, lui non giocava a Cagliari. Gli chiesi di venire da noi. Tempo una settimana ed era al Sinigaglia, in Serie B. Giocò quasi tutte le partite“, ha raccontato l’ex Roma a ‘La Gazzetta dello Sport‘.

A Como dovevo limitarlo: pressava in ogni momento, non si fermava mai. Neanche nella rifinitura. Gli dicevo di stare calmo. In allenamento andava addirittura a recuperare i palloni usciti dal campo. Era una trottola, ma è rimasto il ragazzo di sempre: coi prezzi che ci sono oggi uno così vale almeno 80-90 milioni. Ma ha giurato fedeltà all’Inter“, ha concluso Festa.

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