Fare la raccolta differenziata è ormai un’abitudine consolidata in molte case. I bidoni colorati, i calendari settimanali e le app dedicate ci aiutano a smaltire i rifiuti correttamente, con l’obiettivo di rispettare l’ambiente e ridurre gli sprechi. Eppure, nonostante la buona volontà, alcuni errori continuano a ripetersi quasi ovunque, anche da parte di chi si considera attento e informato.

Molti pensano che basti separare vetro, plastica, carta e organico per sentirsi a posto con la coscienza. Ma la realtà è più complessa, e il confine tra ciò che è riciclabile e ciò che non lo è può essere sorprendentemente sottile. Uno degli sbagli più frequenti riguarda, ad esempio, i contenitori sporchi: vaschette di alluminio, barattoli di yogurt o bottiglie d’olio gettate nella raccolta senza essere state prima risciacquate rischiano di compromettere l’intero lotto di rifiuti. Anche un solo oggetto contaminato può rendere inutilizzabile il contenuto di un’intera campana o bidone.
Mai commettere questi errori con la raccolta differenziata: rischi di sbagliare tutto
Oltre a quello appena citato, c’è un altro errore davvero molto comune, ossia è l’idea sbagliata di cosa vada nel cosiddetto “multimateriale”. Non tutto ciò che sembra plastica va nel contenitore della plastica. I giocattoli rotti, le penne a sfera, le spugne per piatti o gli oggetti in plastica dura, ad esempio, non sempre sono riciclabili attraverso la raccolta differenziata domestica. Stesso discorso per gli scontrini: sembrano carta, ma in realtà sono realizzati con carta termica, spesso trattata chimicamente, e vanno gettati nell’indifferenziato.

Anche la raccolta dell’organico nasconde più insidie di quanto si pensi. L’utilizzo di sacchetti di plastica non compostabile per raccogliere i rifiuti umidi è uno degli errori più diffusi, così come l’abitudine di inserire nella frazione organica resti di cibo confezionato o imballato. Torsoli di frutta avvolti nella pellicola o avanzi di cibo con tovaglioli di carta fortemente sporchi non dovrebbero mai essere buttati così come sono.
Infine, c’è il capitolo del vetro. I bicchieri e gli specchi, pur essendo “trasparenti” e simili alle bottiglie, non devono essere inseriti nel contenitore del vetro. Sono trattati con materiali diversi e, se messi nel modo sbagliato, possono danneggiare le macchine degli impianti di riciclo. Insomma, si tratta di piccolissime accortezza, ma che faranno la netta differenza e permetteranno di fare una raccolta differenziata in modo corretto.

