Per avere un’idea dello straordinario 2025 di Carlos Alcaraz non è sufficiente prendere atto del fatto che sia tornato numero uno del mondo dopo 65 settimane di regno ininterrotto di Jannik Sinner. L’exploit stagionale del fenomeno spagnolo è infatti sublimato da una serie di record e primati che hanno di fatto reso l’annata in corso la migliore in carriera di un tennista che a soli 22 anni ha già incamerato 6 titoli del Grande Slam.

Oltre allo straordinario bilancio nei Major il nativo di Murcia ha messo in bacheca un totale di 8 titoli stagionali, invertendo la tendenza che negli ultimi due anni lo aveva visto faticare e non poco nella seconda metà del calendario. I numeri non mentono.
Nel 2024 l’iberico era inopinatamente uscito ai 32esimi di finale sia a Cincinnati che a New York: tornei che nel 2025 ha invece vinto (per non parlare del recentissimo trionfo di Tokyo), mostrando una brillantezza fisica e una superiorità apparsa non gestibile nemmeno dal suo grande rivale Jannik Sinner.
Grazie alla favorevole combinazione di punti da difendere (pochi) rispetto al percorso quasi netto dell’azzurro dal torneo in Ohio in poi 12 mesi prima, il bicampione del Roland Garros ha potuto riconquistare la vetta del ranking mondiale. Altro grande obiettivo raggiunto in un’annata da consegnare ai posteri.
Le insidie però potrebbero essere dietro l’angolo. Lo stesso forfait comunicato per Shanghai (dove comunque nel 2024 si era fermato in quarti di finale) ha aperto un piccolo dibattito sull’ipotetica fatica che potrebbe iniziare a farsi sentire dopo una stagione dominata in lungo e in largo ma molto dispendiosa in termini di energie fisiche e mentali profuse.
Mahut lancia l’allarme su Alcaraz: “Non vorrei che…”
Entrato di diritto nella storia del tennis grazie all’incredibile match-fiume disputato contro John Isner a Wimbledon nel 2010 (i protagonisti si diedero battaglia per oltre 11 ore, per un incontro conclusosi poi 70-68 a favore dell’americano in un quinto set che ancora non prevedeva il tie-break), l’ex tennista francese Nicolas Mahut ha detto la sua sulle prospettive di fine stagione del neo numero uno del mondo.

L’apprezzato commentatore di Eurosport ha analizzato i recenti impegni dello spagnolo per arrivare a formulare una sua teoria sul possibile prezzo da pagare, a livello di stress, nei decisivi appuntamenti di fine stagione. La prospettiva non sembra essere delle migliori per il pur fenomenale giocatore iberico.
“Carlos dagli US Open non ha lasciato nulla indietro. L’unica preoccupazione che ho per lui è il ritmo che si sta imponendo. Perché vince a New York, poi va alla Laver Cup a San Francisco, poi parte subito per il tour asiatico e gioca Tokyo. Poi sarà presente al Six Kings Slam in Arabia Saudita a Riyadh, poi ci saranno il Masters 1000 di Parigi, le ATP Finals di Torino e la Coppa Davis da giocare a Bologna con la Spagna“, ha esordito il transalpino.
“Le scadenze sono molte, e ci sono tanti appuntamenti importanti. Deve fare attenzione a non pagarne le conseguenze a fine stagione“, ha chiosato l’ex tennista francese.

