Non c’è giorno, da quel maledetto 29 dicembre di quasi 12 anni fa, in cui il pensiero dei tifosi Ferrari e di tutti gli appassionati di Formula 1, non vada alle drammatiche condizioni di Michael Schumacher, il sette volte campione iridato vittima di un terribile incidente sulle nevi di Meribel, sulle Alpi svizzere, dove si trovava in vacanza con la sua famiglia.

Le notizie, poco e frammentate, sono protette da un riserbo assoluto. Quel che si sa è che l’ex pilota di Jordan, Benetton, Ferrari e Mercedes è accudito con tutte le cure del caso presso la sua dorata residenza di Grand, nel cantone svizzero, protetto dall’affetto dei suoi cari e da un’equipe medica che lo segue costantemente.
Da subito, non appena il quadro clinico è sembrato grave, la moglie Corinna ha diffuso pochi e circostanziati aggiornamenti sulle condizioni del marito, che non è mai apparso in pubblico dopo il fatale incidente sugli sci. Venerato come una leggenda – perché tale è Schumi – dal popolo ferrarista, che non può dimenticare i 5 titoli mondiali consecutivi vinti dal tedesco dal 2000 al 2004 a bordo della Rossa – l’ex campione detiene ancora diversi record nella storia delle due ruote.
Uno, per l’appunto, è quello rappresentato dalla cinquina iridata di fila: altri due sono relativi ai titoli iridati conquistati (sette, come Lewis Hamilton) e al numero di stagioni consecutive (15) in cui, almeno in una gara, il pilota abbia fatto registrare il giro più veloce in pista. Ebbene quest’ultimo primato – fino a pochi giorni fa condiviso sempre con Sir Lewis – è decaduto in quel di Singapore.
Hamilton, colpo di coda del campione: Schumi cancellato
Pur nell’àmbito di una stagione davvero deludente – e per lo status del fuoriclasse, e per il suo ingaggio, e per le alte aspettative che la Ferrari riponeva nel campionato del mondo 2025 – il pilota di Stevenage è stato protagonista di un colpo di reni che la dice lunga sulle potenzialità del binomio tra la casa di Maranello e il campione britannico.

Sebbene sia arrivato solo ottavo al traguardo (ben 85″ il distacco dal vincitore George Russell) e non sia ancora mai andato a podio a bordo della Rossa, Hamilton ha trovato il giro della vita (l’ennesimo di una carriera comunque sfolgorante) nel corso della gara sul tracciato di Singapore.
Al 48esimo giro l’ex pilota Mercedes ha fermato il cronometro a 1’33.808: miglior giro in assoluto della corsa. Anche se ciò non ha comportato l’assegnazione di alcun punto extra a lui e alla Ferrari nel campionato costruttori, l’inglese ha superato definitivamente Schumacher nella classifica dei piloti che abbiano fatto registrare almeno una volta, per più stagioni consecutive, il ‘best lap‘ nella gara della domenica. Hamilton ha toccato quota 16, lasciandosi alle spalle proprio il mai dimenticato Schumi.

