Forse, per una volta, la sosta delle Nazionali è arrivata nel momento giusto. In tempo per evitare una pericolosa battuta d’arresto (che magari potrebbe anche non essere il ‘solito’ pareggio) in casa di un Como brillante e col giusto entusiasmo.

Intendiamoci, la visita dal dentista Fabregas (per parafrasare la storica frase di Guardiola su Gasperini) è stata rimandata di una sola settimana. E tecnicamente la Juve ci arriverà con più giocatori, rispetto alla compagine lariana, reduci dagli impegni con le rispettive nazionali.
Uno di questi, già in campo meno di 48 ore fa nel match che ha visto affrontarsi ad Austin, in Texas, Stati Uniti ed Ecuador, ha particolarmente brillato. E dire che il giocatore sarebbe stato anche impiegato in un ruolo non propriamente suo.
Già apprezzato da diversi tecnici per la sua grande duttilità sul terreno di gioco, Weston McKennie si è disimpegnato davvero bene nell’inedito ruolo di trequarti offensivo nel 3-4-2-1 targato Mauricio Pochettino. Il modulo adottato dall’ex tecnico di PSG e Tottenham Hotspur è in realtà lo stesso che normalmente Tudor impiega alla Juve, ma con una differenza sostanziale: nel suo credo calcistico, e nell’alternanza di diversi profili dietro l’unica vera punta di ruolo, l’americano ex Schalke 04 non c’è mai.
Il tecnico croato predilige servirsi delle qualità dello statunitense in altri settori nevralgici del campo: un po’ come hanno fatto negli anni prima Andrea Pirlo, poi Max Allegri e Thiago Motta. Il ‘nuovo’ ruolo rivestito però con la maglia della sua nazionale potrebbe celare un indizio sulla prossima destinazione del classe ’98.
Dalla Juve alla MLS: McKennie torna a casa
Curiosamente ma non troppo – il giocatore aveva già mostrato da giovanissimo di potersi affermare nel più evoluto calcio del Vecchio Continente – McKennie non ha mai disputato una partita da professionista con alcun club della MLS.

Partito alla volta di Gelsenkirchen, tana dello Schalke04, alla tenera età di 18 anni, l’americano ha costruito il suo successo prima in Bundesliga, poi alla Juve, salvo una breve parentesi di 6 mesi al Leeds dal gennaio al giugno 2023.
Accostato, in qualsivoglia sessione estiva di mercato, ad iperbolici scambi con altri profili che sarebbero stati inseriti nell’agenda Juve (un rumor molto battuto è stato quello di uno scambio con Bryan Cristante della Roma), McKennie potrebbe invece tornare a casa, negli USA, per fare il suo esordio tardivo nel campionato nazionale.
Il contratto in scadenza a giugno 2026 non è finora stato oggetto di alcuna trattativa per il rinnovo: gli ambiziosi club d’Oltreoceano potrebbero tentare il calciatore non solo con l’arma della suggestione romantica, ma anche con concreti argomenti economici…

