Poco meno di 20 giorni fa – lo scorso 11 ottobre -, dopo una lunga rincorsa di 1.790 chilometri, la lunga staffetta partita da Gallipoli il 21 settembre è arrivata a Trento in occasione del Festiva dello Sport.

Dopo aver attraversato 10 regioni italiane, toccato 23 tappe, ed aver coinvolto una serie di personaggi famosi legati allo sport e non (da Elia Viviani a Paolo Kessisoglu, passando per Fabio Aru, Daniel Fontana, Alessandra Fior e Giusy Versace), l’Obiettivo Tricolore (questo il nome della splendida iniziativa nata da un’idea di Alex Zanardi nel 2020 per riunire l’Italia dopo il lockdown) ha concluso la sua missione.
Anche nel 2025 il successo della manifestazione è stato incredibile: un altro sacrosanto modo per sensibilizzare l’opinione pubblica e il singolo cittadino sul valore e l’importanza dello sport come elemento aggregatore, come linfa vitale che diventa ragione di vita anche per chi soffre di gravi ed invalidanti handicap.
Non è un caso che il promotore dell’ormai consueta iniziativa sia un uomo la cui vita è da sola esempio di forza di volontà, resilienza, tenacia, superamento di qualsivoglia limite la maledetta sorte abbia dolorosamente imposto. L’ex pilota di Formula 1, coinvolto nel terribile incidente automobilistico che nel settembre del 2001 gli costò l’amputazione di entrambi gli arti inferiori, è diventato ben presto simbolo e guida degli sport paralimpici. Assurgendo al ruolo di figura mitica per qualsivoglia atleta disabile che intenda avvicinarsi alle discipline dedicate.
Alex Zanardi, compleanno nel silenzio: parole commoventi
Visto che la terribile sorte non aveva ancora compiuto il suo diabolico disegno che ha visto Zanardi vittima del citato incidente alla guida, ci si è messo anche un camion sulla Statale 146 a Pienza, in Toscana, nel giugno del 2020, a rendere ancor più tragica l’esistenza del campione.

Investito in pieno dal pesante mezzo e sottoposto ad un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale con altre tre successive operazioni ed oltre un mese di coma farmacologico, Alex è sopravvissuto al terribile impatto, anche se le sue effettive condizioni sono tutt’ora avvolte dal mistero.
Il campione paralimpico di handbike è ormai nella sua abitazione, circondato dai cari e seguito da medici professionisti, dal dicembre 2021. Da allora si sa poco o nulla del suo stato psico-fisico, ma in parecchi non lo hanno ancora dimenticato.
Non lo ha certo fatto Ivan Zazzaroni, il Direttore de ‘Il Corriere dello Sport’, che attraverso il suo profilo Instagram ha celebrato a modo suo il 59esimo compleanno del bolognese, ricorrrenza occorsa il 23 ottobre.
“Due giorni fa Alex Zanardi ha compiuto 59 anni, gli ultimi 5 nel silenzio di una “vita” che non meritano lui e chi lo ama. Il bene che Alex e Bebe Vio hanno fatto a persone con disabilità ha dato più di un senso alla loro esistenza. Alex è un regalo che è stato fatto a tutti noi: l’energia, la positività, la speranza che ha trasmesso sono valori preziosissimi“, si legge nel commosso post.

