È tutto pronto, a Torino, per accogliere il terzo allenatore della Juve in appena 17 mesi. Tanto è passato da quando l’allora Football Director dei bianconeri, che assieme allo stesso Luciano Spalletti aveva costruito il capolavoro Napoli nel 2023, ingaggiò Thiago Motta per aprire un nuovo ciclo di successi.

L’esperimento, come noto, fu disastroso. Lo scorso marzo, a 9 giornate dalla fine di una stagione che aveva già visto la ‘Vecchia Signora‘ uscire dalla Supercoppa Italiana, dalla Coppa Italia, dalla Champions, con un deludente quinto posto in campionato, il dirigente toscano chiamò al proscenio Igor Tudor, uno col DNA bianconero nel sangue, che tuttavia, nonostante il raggiungimento dell’obiettivo designato lo scorso anno, è durato lo spazio di un mattino.
Dopo una striscia negativa di 8 partite tra Serie A e Champions – condita dalle ultime tre sconfitte consecutive senza segnare – il nuovo DG Comolli ha silurato il croato. Ecco allora materializzarsi, per l’ex CT della nazionale italiana, la grande opportunità di allenare la Juve. Il club più blasonato d’Italia. Un’avventura certamente affascinante, che sta per cominciare ufficialmente proprio in queste ore.
L’uomo da Certaldo avrà il compito di risollevare le sorti della squadra sia in Italia che in Europa, ma una prima difficoltà, legata ad un grave infortunio occorso ad un big, già si materializza all’orizzonte. Evidentemente, anche se in modo indiretto, quel che accade a Napoli ha ancora dei riflessi sul lavoro del mister toscano.
De Bruyne ko, Conte torna su Miretti: Spalletti nei guai
La lesione di alto grado al bicipite femorale destro rimediata da Kevin De Bruyne in occasione del discusso rigore assegnato e poi trasformato dal belga nell’infuocato match del ‘Maradona‘ è stata più grave del previsto.

L’ex Manchester City, già operato ad Anversa, resterà fuori per almeno 3-4 mesi, costringendo di fatto il club partenopeo a tornare sul mercato. Il caso vuole che proprio un altro infortunio, occorso il 13 agosto scorso quando la trattativa sembrava sul punto di chiudersi favorevolmente, aveva impedito ad Antonio Conte di accogliere a Castel Volturno un giocatore bianconero, prodotto del laboratorio Next Gen.
Si tratta di Fabio Miretti, il centrocampista vittima di una lesione muscolare da cui ha recuperato solo un paio di settimane fa. Lo stop del campione belga, come detto, comporterà quasi certamente la necessità di ingaggiare un altro profilo nel mercato di gennaio: Conte potrebbe tornare facilmente a battere la pista del classe 2003, da cui aveva già ottenuto un ‘sì’ di massima al trasferimento prima del beffardo infortunio.
Ecco che allora Spalletti, noto estimatore del nativo di Pinerolo, potrebbe dover fare i conti con la dolorosa partenza del giocatore. Che approderebbe in quella Napoli i cui ricordi agrodolci sono ancora vivi nella mente e nel cuore del tecnico toscano.

