Il calcio e le sue sfaccettature. I suoi corsi e ricorsi storici. Le sue incredibili coincidenze, foriere di nuove ed affascinanti opportunità. Il mondo della panchina – uno dei ruoli più scomodi nello sport più amato dagli italiani – è diventato ormai una sorta di gigantesco kolossal senza fine.

Non appena sembra che tutte le caselle si siano sistemate al loro posto, accade sempre qualcosa che fa saltare in aria il banco. Creando alle volte degli effetti domino poco previsti anche dagli addetti ai lavori. La Serie A, invero con ritardo rispetto alle ultime stagioni, ha già salutato il primo esonero dell’anno: il nome, prestigioso per la panchina occupata fino a qualche giorno fa, è quello di Igor Tudor, a cui Comolli e soci hanno dato il benservito dopo un lungo periodo senza vittorie.
Il tecnico croato, subentrato a Thiago Motta alla guida dei bianconeri appena 7 mesi prima, ha pagato a caro prezzo la striscia negativa di risultati: la Juve, sotto la sua guida, non ha più vinto dall’epica rimonta del 13 settembre contro l’Inter. Ma c’è chi ha fatto peggio. Anche al netto della differenza di ambizioni e progetti tra le due squadre messe a paragone.
La Fiorentina di Stefano Pioli, il cui ritorno in città era stato salutato con discreto entusiasmo dalla piazza, è protagonista della peggior partenza della propria storia in Serie A. Solo 3 punti (senza alcuna vittoria) nelle prime 9 di campionato. La prossima gara dei toscani si profila come assolutamente decisiva per il destino dell’allenatore parmigiano.
Pioli al capolinea, Thiago Motta supera anche Mancini
Domenica alla 15, in un ‘Artemio Franchi‘ già sul piede di guerra non solo contro l’ex mister del Milan, ma anche contro il DS Daniele Pradè, di cui si chiede idealmente la testa da settimane, arriva il Lecce di Eusebio Di Francesco. Curiosamente un altro tecnico che, in caso di nuova sconfitta, rischia seriamente il posto.

Qualora la compagine viola dovesse fallire ancora una volta l’appuntamento coi tre punti, il destino di Pioli (che tra l’altro in settimana non ha affatto escluso delle clamorose dimissioni) sarebbe segnato. In modo irreversibile.
Per la successione dell’allenatore parmigiano sono in lizza da qualche settimana diversi profili. Di differente lignaggio ma in ogni caso tecnici che hanno già allenato a vario titolo nel massimo campionato italiano.
Secondo le quote stilate dai maggiori betting analysts, e riportate dal portale ‘Footitalia‘, il candidato favorito sarebbe Thiago Motta, il cui approdo a Firenze è ‘bancato’ 3 volte la posta.
Subito alle sue spalle, come secondo favorito, ecco Vanoli a 3.50, quindi Nesta a 5. Al momento risultano invece in calo le piste che porterebbero a Daniele De Rossi (quota 7) e soprattutto a Roberto Mancini (pagato 8 volte la posta), che solo fino a qualche settimana fa pareva il più accreditato per sedere sulla panchina di quello stesso club dove iniziò – con un permesso speciale fornito dalla FIGC – la sua carriera da allenatore nell’ormai lontano 2001.

