Contenitori di plastica, lo sai che hanno una ‘data di scadenza’? Devono essere gettati via

Contenitori di plastica, anche loro hanno una data di scadenza oltre la quale è meglio gettarli via: tutti corrono un serio rischio.

Nella vita quotidiana, i contenitori di plastica rappresentano un alleato a cui non si potrà m ai rinunciare. Servono per conservare il cibo, trasportare pranzi fuori casa o organizzare la dispensa. Resistenti, leggeri e versatili, spesso vengono riutilizzati per anni senza porsi troppi interrogativi. Eppure, come ogni altro oggetto destinato al contatto con gli alimenti, anche questi prodotti hanno una “data di scadenza”.

contenitori di plastica colorati
Contenitori di plastica, lo sai che hanno una ‘data di scadenza’: devono essere gettati via Diregiovani.it

Sebbene non si tratti di una vera e propria data di scadenza, esiste un tempo limite oltre il quale il loro utilizzo non è più consigliato. La plastica, infatti, non è eterna e con il passare del tempo subisce alterazioni fisiche e chimiche che ne compromettono la sicurezza e l’igiene, e che possono mettere a rischio la nostra salute.

Data di scadenza, anche i contenitori di plastica ne hanno una: ecco di cosa si tratta

Parlare di “data di scadenza” può trarre in inganno, perché sulle confezioni non compare alcuna data precisa come avviene per gli alimenti. Tuttavia, gli esperti indicano che il periodo di utilizzo sicuro dei contenitori di plastica si aggira intorno agli otto anni. Dopo questo lasso di tempo, i materiali cominciano a deteriorarsi, diventando meno adatti al contatto con i cibi.

contenitori di plastica
Data di scadenza, anche i contenitori di plastica ne hanno una: ecco di cosa si tratta Diregiovani.it

Il problema principale deriva proprio dall’usura che può dipendere da diversi fattori, come ad esempio lavaggi frequenti in lavastoviglie, esposizione al calore del microonde, variazioni di temperatura e utilizzo di detergenti aggressivi. Tutto ciò provoca delle micro lesioni e di conseguenza un lento rilascio di sostanze indesiderate, soprattutto se la plastica non è di alta qualità o non è idonea al contatto alimentare.

Riconoscere un contenitore ormai “vecchio” non è difficile. Il primo segnale è l’aspetto, infatti, se la plastica appare opaca, graffiata o ingiallita, significa che ha perso parte della sua struttura originaria. Anche l’odore è un fattore importante, bisogna quindi notare se il contenitore trattiene profumi o sapori nonostante i lavaggi, se così fosse, è un chiaro segno che il materiale si è deteriorato.

Buttare via un contenitore di plastica può sembrare uno spreco, ma è un gesto responsabile. Sostituire i vecchi recipienti significa evitare il rischio di contaminazioni alimentari e ridurre l’accumulo di materiali ormai inutilizzabili. Oggi, inoltre, esistono molte alternative ecologiche e durevoli, come il vetro, l’acciaio inox o la plastica biodegradabile, che permettono una conservazione più sicura.

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