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Gli spermatozoi al microscopio

Fin dalla loro prima individuazione nel 1677, numerosi studiosi hanno messo gli spermatozoi al microscopio per esplorarne le caratteristiche...

spermatozoi_microscopioDobbiamo all’olandese Antoni van Leeuwenhoek, nel 1677 la scoperta degli spermatozoi. Ma fu Lazzaro Spallanzani, padre della biologia sperimentale il primo a dimostrare l’effettivo ruolo degli spermatozoi, grazie a un metodo piuttosto buffo.

Dopo aver confezionato alcune paia di pantaloncini di taffetà per le rane maschio, li fece accoppiare con le rispettive femmine. L’atto compiuto con i pantaloncini impediva l’introduzione dello sperma e dalle rane non nacque nulla. In seguito Spallanzani introdusse manualmente lo sperma spremuto dai testicoli e dimostrò invece l’avvenuta fecondazione.
Ippocrate, quattro secoli prima di Cristo, aveva ipotizzato che dal seme prodotto dal testicolo destro nascessero i maschi, mentre dal sinistro le femmine.

Proviamo allora a metterli anche noi sotto il microscopio…
È bene sapere che gli spermatozoi si formano solo con una temperatura inferiore alla normale temperatura corporea umana. Questo è il motivo per il quale i testicoli, organi all’interno dei quali vengono prodotti gli spermatozoi, si trovano all’esterno del corpo.
Quando infatti fa freddo lo scroto, ovvero il sacco che contiene i testicoli, si contrae in modo che i testicoli vengano avvicinati al corpo e mantenuti al caldo. Quando fa caldo avviene il contrario, lo scroto si estende e aumenta la sua superficie in modo da disperdere calore e mantenere i testicoli al fresco ad una temperatura di circa 35- 37°.

La temperatura non è l’unico valore che incide sulla vitalità degli spermatozoi, occorre infatti che ci sia anche una leggera alcalinità (pH tra 7 e 7,5) e la disponibilità di zuccheri. Alterazioni anche piccole di questi fattori compromettono la possibilità di sopravvivenza degli spermatozoi.

Nella vagina, durante i periodi di non ovulazione, l’ambiente è acido (pH inferiore a 6) e gli spermatozoi dunque vivono poco, anche solo alcuni minuti. Nei giorni vicini all’ovulazione, invece, quando è presente il muco cervicale, che ha il pH giusto, gli spermatozoi sopravvivono alcune ore, da 2 a 16. Dopo aver superato il muco cervicale, essi si diffondono, a ondate, nell’utero, nelle tube e anche nella cavità peritoneale e qui possono sopravvivere anche giorni.

A differenza delle donne, che hanno un numero di cellule uovo fisso dalla nascita, gli uomini producono nuovi spermatozoi per tutto l’arco della vita. Il picco della produzione si ha fra 18 e 23 anni. Nello specifico, così come sottolinea una indagine di Focus, sembra che la velocità di avanzamento degli stessi sia compresa tra 1,6 e 3 millimetri al minuto. Il viaggio copre un tragitto di una ventina centimetri (l’utero è lungo circa 6-9 cm e le tube uterine circa 10 cm), e dura in media un’ora. Non tutti gli spermatozoi nuotano alla stessa velocità, molto dipende dalla forma della testa, contente il materiale genetico ereditario, dal flagello e dalla vischiosità del liquido in cui si trova immerso. Il tempo di fecondazione può variare quindi tra un’ora e mezza fino a 24 ore dopo l’eiaculazione. Gli spermatozoi più robusti possono sopravvivere due o tre giorni (il record è 8) all’interno del corpo della donna, e dunque possono aspettare che avvenga un’ovulazione.

Il viaggio della fecondazione è pilotato sia chimicamente (l’ossitocina e il progesterone rilasciato dall’ovulo sono fattori stimolanti) sia meccanicamente, grazie alle contrazioni dell’utero. Sembra che gli spermatozoi preferiscano, in realtà. strisciare e non nuotare, spostandosi così dal centro delle tube alle pareti della vagina, dove più facilmente possono strisciare fino all’utero.

Un gruppo di ricercatori statunitensi grazie a un ingegnoso sistema a LED è riuscito a osservare il percorso di circa 1.500 spermatozoi ed hanno scoperto che compiono percorsi a “turacciolo” (una spirale) e che tendono a girare quasi sempre verso destra.

Il mese in cui gli spermatozoi sembrano godere di una buona salute con una motilità elevata sembra sia proprio Aprile, con l’inizio della primavera.
Nell’antichità il liquido seminale era considerato simbolo della vita all’ennesima potenza, Galeno, infatti, sosteneva si formasse nel cervello e percorresse tutta la spina dorsale fino al pene. Lo sperma quindi nato nella sede del pensiero veniva associato al simbolismo della potenza.

E se oggi tra sperimenti e tecnologia la letteratura scientifica ha risposte sempre più dettagliate, nel collettivo soprattutto tra gli adolescenti gli spermatozoi rimangono un elemento cruciale, che desta spesso forti preoccupazioni.

Lo sapevi che…

Sono stati inventati dei contenitori automatici per facilitare la raccolta del liquido seminale dei donatori (Automatic Sperm Extractor), e, per ora, sono operativi solo in una clinica cinese a Nanjing. Occorre inserire il pene in un cilindro, scegliere i video erotici da visionare, regolare temperatura dell’incavo, velocità e intensità del movimento. Alla fine, lo sperma finirà automaticamente in un contenitore specifico.

La grandezza degli spermatozoi non ha alcun legame con le dimensioni dell’animale che lo produce. Lo spermatozoo più grande è quello della Drosophila bifurca, un moscerino. Con la “coda” srotolata, lo spermatozoo supera i 2 centimetri di lunghezza. È anche il più fecondo: ha il 100% di probabilità di incontrare l’ovulo perché occupa, da solo, tutto l’apparato genitale della femmina. Lo spermatozoo umano misura 0,07 millimetri, e quello dell’ippopotamo 0,033 millimetri.

I testicoli non scesi, cioè ritenuti all’interno del corpo (difetto chiamato criptorchidismo) possono provocare sterilità proprio perché la temperatura interna è troppo alta per la vitalità degli spermatozoi.

In una ricerca americana è stata misurata la concentrazione e il dinamismo degli spermatozoi in due gruppi clinici con estrazione diversa, da un lato le zone rurali del Missouri, dall’altra le grandi città americane. Gli uomini di campagna sarebbero meno fertili rispetto ai residenti in aree metropolitane. Questo potrebbe essere spiegato con una maggiore esposizione agli agenti chimici usati in agricoltura oppure a differenze genetiche legate a un particolare territorio.

Lo sperma contiene zuccheri, sotto forma di fruttosio, ma per sole 5/7 calorie ad eiaculato. Per il resto è composto da acqua e nutrienti come vitamina C, calcio e magnesio, proteine e polisaccaridi mucosi, e zuccheri e aminoacidi che gli spermatozoi usano come fonte energetica.

Dubbi e domande…

Mony, 30 anni
Può fecondare il liquido pre-sperma attraverso una profonda masturbazione?…

Ili, 16 anni
Forse il mio ragazzo aveva le dita un po’ sporche di sperma prima di introdurle dentro…

Raffaele
Sull’asciugamano c’era dello sperma, è pericoloso?…


La corsa degli spermatozoi per arrivare al concepimento nel film “Senti chi parla”


2021-02-11T10:30:12+01:00