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Quando un amore finisce… ricomincio da me!

“Che non si muore per amore è una gran bella verità perciò dolcissimo mio amore ecco quello che da domani io farò: io vivrò…..” Così recitava una famosa canzone di Battisti, un canto che è un urlo di dolore ma allo stesso tempo un inno alla gioia, il desiderio nonostante tutto di voler tornare a […]

“Che non si muore per amore è una gran bella verità perciò dolcissimo mio amore ecco quello che da domani io farò: io vivrò…..”

Così recitava una famosa canzone di Battisti, un canto che è un urlo di dolore ma allo stesso tempo un inno alla gioia, il desiderio nonostante tutto di voler tornare a vivere, non prima però di aver pianto, pianto, pianto tanto. È da lì che si riparte ogni qualvolta un amore o una bella relazione si riducono in frantumi dopo soli pochi mesi oppure anni, il dolore è forte, potente, importante.

La perdita della persona amata rappresenta un “lutto” che come tale va elaborata nel tempo. La separazione non sempre è facile da accettare. Il più delle volte non si riesce a comprendere perché sia finita, quando invece piccoli segnali (parole non dette, disappunti e malesseri) erano presenti da un po’, ma si nascondeva la testa sotto la sabbia pensando: il mio amore no, non può finire mai! Un’illusione utile ad evitare di guardare profondamente l’altro e rimandare il dolore della separazione.

Se poi la fine arriva, allora inizia il logoramento, e non si riesce a smettere di analizzare fotogramma dopo fotogramma gli ultimi momenti della relazione per cercare lo sbaglio, l’errore che ha fatto terminare il grande amore. Quello che spesso accade è che in questo percorso a ritroso l’ex partner ne esce fuori idealizzato e la colpa delle difficoltà relazionali viene addossata o a se stessi (nella vana speranza che cambiando le proprie modalità relazionali il partner ritorni da noi); oppure la colpa viene data alle voci che gli sono arrivate, all’influenza di vecchi amici o di parenti mai convinti della vostra relazione. Così facendo si finisce ancora una volta per non vedere l’altra persona per quello che è veramente ma continuiamo a vedere solo ciò che i nostri desideri vorrebbero. Più spesso quello che è difficile da accettare è che talvolta l’amore finisce perché semplicemente si cambia, si desiderano cose diverse e le strade ci portano altrove. È difficile ma doveroso lasciar andare ciò che ormai ha smesso di crescere e di farci star bene.

Nel dolore della separazione le fragilità personali possono venire alla luce con prepotenza, ci si può sentire affranti, privi di energie, delusi, increduli, incapaci di pensare che altri amori torneranno a farci sorridere. Allora cosa fare quando la persona che amiamo se ne va?
La dura verità è che una ricetta semplice non esiste, bisogna passare da quella strada buia fatta di  solitudine e tristezza per poter rinascere, come la Fenice, dalle proprie ceneri.

Il percorso che va verso la risalita parte proprio da noi e dalle nostre origini. Alcune teorie psicologiche, come la Teoria dell’Attaccamento, mettono in luce che attraverso le prime relazioni affettive sperimentate quando si è neonati costruiamo dei modelli interni da cui dipenderà poi come ci rapportiamo nei legami intimi, determinando il modo di vedere noi stessi, gli altri e il mondo. Ed è così che quando un amore finisce si sperimenta il dolore per la fine della presente relazione ma anche per tutte gli “abbandoni” passati. Ciò che non va scordato però è che attraverso le separazioni impariamo ad essere persone libere e autonome, ed è così che ogni fine rappresenta sempre un nuovo inizio. Un inizio per una nuova cura di se stessi, per imparare che prima di amare l’altro bisogna davvero amare profondamente se.

In definitiva quando un amore finisce può essere importante ricercare ciò che davvero ci fa stare bene: gli amici, gli affetti cari e costruiti nel tempo, le passioni, gli hobby, la musica, i film e tutto quello che serve per riconquistare fiducia in noi, nella capacità di volere bene a noi stessi prima degli altri. Ricordando, come cantava De Andrè, “Amore che fuggi da me tornerai….”

Lo sapevi che…

Anche le star soffrono le pene d’amore. Il premio oscar Reese Whiterspoon nel 2009 poco dopo il divorzio affermava: “Quando gli altri ti dicono che ti sentirai meglio, tu pensi siano pazzi, perché in quel momento credi che niente al mondo avrà mai più un senso. Ma devi guardarti in faccia e chiederti quali sono le tue responsabilità. Questo è il lavoro veramente difficile da fare, per arrivare a una conclusione sulla faccenda. E poi, come tutti, andrai avanti e fare chiarezza!”

Follie per amori perduti. Nel Milwaukee un ragazzo ventenne ha pensato che finendo in ospedale sarebbe riuscito a impietosire la sua ex, fino a riconquistarla. Per questo motivo ha cercato e trovato un uomo (che in cambio di farmaci e soldi) lo ferisse. Fine della storia? L’uomo che ha sparato è stato condannato e il ventenne ferito nel cuore e ora anche alla schiena è rimasto invano in ospedale ad aspettare una donna che non arrivò mai.

Dubbi e domande…

Daniela, 24 anni
E’ una settimana che mi ha lasciata e io sto da schifo. Mi manca ogni giorno di più. Con i suoi amici che gli hanno chiesto di me ha detto frettolosamente che per lui è finita e ha cambiato argomento, mentre ogni tanto mi ha scritto per sapere come sto…

Alessio, 20 anni
Da più di un mese io e la ragazza con cui sono stato fidanzato per 5 anni abbiamo rotto. Mi sento estremamente triste, a terra, non so se si possa parlare di depressione..ma questo sembra…


Il monologo di Jim Carrey nel film “Se mi lasci ti cancello”.


2017-04-13T14:05:36+02:00