“Nel 2013 la Regione Lazio investiva 140 milioni di euro per le politiche passive del lavoro, e 20 per le attive. Nel 2014 invece 75 milioni per le passive e 80 per le attive: il rapporto si e’ invertito. La necessità di attuare una nuova strategia politica ha spinto all’innovazione. C’e’ poi un nuovo modo di rapportarsi tra pubblico e privato. Il pubblico fa le regole e i controlli, e privati, che non sempre sono pronti alle novita’. Va chiarito infine che le politiche attive per il lavoro non creano nuovo lavoro, se accanto a esse non si aggiungono politiche di crescita. L’Italia ha un modello produttivo che non crea piu’ lavoro. Noi- ha concluso Zingaretti- siamo tesi a un nuovo modello di sviluppo per crearlo. Rispetto a tanti Paesi Ue abbiamo terreno da recuperare, ma in due anni abbiamo operato una rivoluzione affinche’ l’individuo e il cittadino sentano lo Stato e l’Europa piu’ vicine”.
“Questi ragazzi li abbiamo ricevuti l’ultima volta ieri mattina. Sappiamo del ritardo nei pagamenti, abbiamo voluto fare una convenzione con l’Inps perche’ i ragazzi avessero l’indennita’. Entro la fine del mese saranno smaltiti tutti gli arretrati, dovuti a una serie di problemi organizzativi, in parte dovuti alla Regione e in parte all’Inps, ma noi abbiamo fatto tutti i passaggi per Garanzia giovani”. Cosi’ l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente in risposta alla contestazione dei giovani precari fuori dalla sede della Giunta prima della conferenza con il ministro Giuliano Poletti e il governatore Nicola Zingaretti su Garanzia giovani.