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Una t-shirt contro il razzismo agli studenti che hanno partercipato al Viaggio della Memoria

Zingaretti: "Prendete questa maglia, non tenetela solo nel cassetto e vedrete che avrete reso questo viaggio meraviglioso"

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Roma – Un viaggio come un battesimo, una t-shirt come simbolo per testimoniare l’impegno, quello dell’antirazzismo. Il secondo viaggio della Memoria organizzato dalla Regione Lazio, con la piu’ grande delegazione di studenti e professori mai avuta (oltre 400 persone), si e’ conclusa con un atto simbolico, la consegna ai partecipanti (500 in tutto) di una maglietta celeste con una scritta in bianco e nero “Conta su di me. Contro ogni razzismo”. Una sorta di investitura nella battaglia al razzismo, al termine di un’assemblea conclusiva che ha chiuso la tre giorni svoltasi tra Cracovia, la visita al campo di sterminio di Birkenau e quella al campo di concentramento di Auschwitz, luogo dello sterminio di migliaia di ebrei nella seconda guerra mondiale.

“Spero sia stato raggiunto l’obiettivo che deve avere un viaggio della Regione- ha detto ieri Zingaretti- cioe’ aiutare e sostenere in tutti i modi il valore e l’importanza della scuola pubblica italiana come luogo della formazione delle persone”. Quindi, ricordando un articolo di Primo Levi del 1955, ha sottolineato: “I nazisti hanno perso ma il germe del razzismo, dell’antisemitismo, del revisionismo e’ ancora vivo, quindi queste sono occasioni importanti, perche’ non bisogna ne’ dimenticare ne’ tacere. Io vengo nelle scuole a fare le assemblee e c’e’ sempre lo studente che chiede, parlando dei revisionisti e del neonazisti (che ancora ci sono): ‘ma perche’ vi spaventate? Allora non siete democratici’. Toccando cosi’ il punto fondamentale”.

In occasioni simili Zingaretti ha invitato gli studenti “a rispondere che e’ vero esattamente il contrario: e’ la democrazia che salva la convivenza civile, perche’ in democrazia sono accettate le idee di tutti e la possibilita’ di organizzarsi di tutti, eccetto di coloro che per affermare le proprie idee negano agli altri il diritto a vivere”. E anche se le giovani leve dell’antirazzismo non potranno “essere testimoni della Shoah, perche’ non abbiamo vissuto l’olocausto, guai a pensare che la battaglia per la memoria vada sempre delegata a qualcun altro, perche’ li e’ l’inizio della fine- ha continuato Zingaretti- Questa si vince se ognuno si sente investito da questa missione che riguarda la loro vita, ma anche la vostra e’ quella dei vostri figli. Perche’ i revisionisti ci sono ma c’e’ anche invece crede in alcuni valori”. Quindi, la maglietta: “È tosta, perche’ e’ la richiesta di un impegno e di una testimonianza, che chiarisce c’e’ noi siamo coloro che devono condurre una battaglia culturale. Anche e di piu’ dopo questo viaggio. Indossatela non solo per andare alle manifestazioni, ma anche per andarci a scuola, in un bar o per mangiare una pizza, perche’ contiene un messaggio straordinario. E senza provare vergogna nel farlo, ma l’orgoglio di sentirsi militanti di una battaglia civica e ideale. Usatela e vedrete che avrete reso questo viaggio meraviglioso, perche’ ha cambiato voi ma, attraverso questo messaggio, aiutera’ a cambiare un po’ anche gli altri. Chi vedra’ questa maglietta dira’: ‘Beh, in effetti, essere razzisti e’ una vergogna’”.

2017-05-12T16:33:26+02:00