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Presentato il bando “Torno subito”

Michele Baldi: "Necessario non lasciarsi sfuggire eccellenze che scappano all'estero per affinare le loro competenze, senza poi tornare da noi"

torno-subito-sapienzaRoma – ‘Torno subito’, l’iniziativa della Regione Lazio finalizzata all’inserimento lavorativo dei giovani – non lascia ma raddoppia. Dopo la prima edizione che ha visto oltre 500 ragazzi, dai 18 ai 35 anni, universitari e laureati, conseguire un’esperienza professionale in altre regioni d’Italia o all’estero, il progetto va avanti con uno stanziamento doppio: circa 12 milioni di euro di fondi europei. E doppi sono anche i posti disponibili, da 500 si passa infatti a mille.

A presentare la seconda tranche dell’iniziativa questo pomeriggio al  Centro Congressi del dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell’Universita’ La Sapienza di Roma, il capogruppo della Lista civica Zingaretti, Michele Baldi accompagnato dal prorettore del dipartimento comunicazione alla Sapienza, Mario Morcellini, da Marco Cilento del dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale e da Stefania Zanda dello staff assistenza tecnica ‘Torno subito’. Il progetto sara’ strutturato in due fasi: la prima fuori dal territorio della regione Lazio (altre regioni italiane, Paesi Ue, altri Paesi europei e esteri) per acquisire competenze professionali. La seconda, nel territorio regionale, avra’ il duplice obiettivo di favorire l’incontro con il mondo del lavoro della regione e il reimpiego sul territorio delle conoscenze acquisite in altri contesti.

“Torno subito- ha detto Baldi- e’ la dimostrazione, in un momento drammatico e avvilente come questo, che c’e’ anche un’altra politica. Una politica rivolta ai giovani che hanno capacita’ ma non possibilita’. Se vogliamo recuperare competitivita’ e se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo puntare sui giovani e sulle loro capacita’. Necessario quindi non lasciarsi sfuggire eccellenze che scappano all’estero per affinare le loro competenze, senza poi tornare da noi”. I fondi, ha sottolineato Baldi, “sono interamente europei. A differenza del passato, dove a causa di incapacita’ amministrative tutti i fondi tornavano a Bruxelles, con questa amministrazione li stiamo impiegando tutti e lo stiamo facendo finanziando buone pratiche come questa”.

2017-05-12T15:25:20+02:00