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Bibliobus Arci porta libri e giochi ai bambini terremotati del Centro Italia

Un autobus speciale con tanti scaffali pieni di libri da regalare a Natale

23 Dicembre 2016

ROMA – Sarà un Natale pieno di libri per i bambini terremotati del centro-Italia. A trasportarli non saranno le renne di Babbo Natale ma il Bibliobus Arci, nell’ambito del progetto ‘Giocare per ricostruire, che coinvolgerà Arci Marche, Arci Piceno e Arci Macerata, oltre ad Arci Nazionale. Un autobus speciale, il Bibliobus, dove al posto dei sedili sono montati tanti scaffali pieni di libri che faranno tappa, anche durante le feste, davanti alle scuole e nei centri di accoglienza delle zone distrutte dalle fortissime scosse del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi.

Bibliobus Arci: la biblioteca itinerante nata dopo il sisma dell’Aquila del 2009

L’iniziativa di allestire una biblioteca itinerante nasce nel 2009, all’indomani del sisma dell’Aquila del 6 aprile, grazie a diverse realtà del territorio: dal punto Einaudi dell’Aquila alla redazione della trasmissione Fahrenheit di Radio 3, dal circolo Arci Querencia al comitato territoriale Arci L’Aquila all’Arci Abruzzo e Arci Servizio Civile, fino all’AMA (Azienda Mobilità Urbana) del capoluogo abruzzese.

A riempire la libreria a quattro ruote la generosità di chi ha donato libri per le popolazioni terremotate. Un impegno, quello dei volontari Arci, che nelle fasi dell’emergenza è partito dalle tendopoli, proseguendo anche dopo con attività organizzate nelle scuole, nelle università, negli ospedali, nei centri commerciali e nel corso di eventi socio-culturali. Ad accompagnare il Bibliobus, reading, spettacoli, laboratori e incontri con autori.

L’Attività è stata ripresa nel tempo, con il terremoto dell’Emilia del 2012 e quello che ha sconvolto Marche, Lazio e UmbriaBibliobus Arci con le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre. È prioritario fare iniziative culturali in questi territori – dichiara a diregiovani.it il volontario di Arci Benevento Lorenzo Carangelo. – Un conto è la gestione dell’emergenza, un altro è fare inclusione. La cultura è il modo migliore per fare in modo che le persone che vivono questi luoghi si sentano comunità. Facendo attività del genere si possono instaurare legami sinceri. E soprattutto non si chiede nulla in cambio”.

La biblioteca itinerante ha riscosso molto successo tra i bambini, che entrando in questo bus ‘alternativo’ possono scegliere la lettura per loro più interessante: “Un giorno non siamo riusciti ad arrivare nel paese previsto dalla tappa perché era troppo in salita e abbiamo deciso di portare i libri in macchina. I bambini sono rimasti delusi perché volevano proprio entrare nel bus”.

2017-05-04T12:39:20+02:00