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Il Circolo Didattico Fava di Catania contro il bullismo

Un convegno con istituzioni e forze dell'ordine

CATANIA – Sono sempre piu’ numerosi i minori vittime del cyberbullismo, un trend in crescita in cui i ragazzi devono fare i conti con soprusi e prepotenze intenzionali e reiterate nel tempo. A parlarne, questa volta e’ il Circolo Didattico ‘Giuseppe Fava’ di Mascalucia (Catania) durante un convegno dal titolo ‘Insieme contro il bullismo’, ospitato nella sala del cinema moderno della cittadina siciliana.

“Sono stati piu’ di cento i bambini delle quinte classi coinvolte nell’iniziativa- ha detto la dirigente scolastica Maria Gabriella Capodicasa- con un’attiva compartecipazione dei loro genitori e dei docenti della scuola. Mi auguro che l’incontro sia stato per i nostri alunni un momento di crescita e di formazione”.

L’evento rientra nel progetto legalita’, curato dalla criminologa ed insegnante del circolo didattico Francesca Passalacqua, alla presenza del sindaco del comune etneo, Giovanni Leonardi, delle forze dell’ordine locali e di una delegazione di Marines della base aerea americana di Sigonella, in Sicilia, impegnati sul territorio con iniziative culturali e linguistiche rivolte alle scolaresche nell’ambito del progetto ‘Community Relations’. Tra le file della platea, in un’interazione diretta con gli alunni, Marcello la Bella, capo della Polizia postale e delle comunicazioni ‘Sicilia Orientale’ di Catania, ha raccontato alcuni casi di cyberbullismo e le tragiche conseguenze che hanno subito le parti coinvolte, nella vita reale.

“I ragazzi devono conoscere i pericoli cui vanno incontro- ha spiegato La Bella- ma non basta, devono essere tutelati dai loro educatori. Non accetto quando davanti ad un caso di cyberbullismo, i genitori dicono ‘sono cose da ragazzi’. Il fenomeno non dev’essere sottovalutato, i giovani vanno seguiti ed aiutati”. Durante il dibattito si e’ posto l’accento sui pregiudizi discriminatori nei confronti di chi viene percepito come ‘diverso’. “Non siamo abituati ad intendere la diversita’ come valore prezioso, come fonte di ricchezza- ha spiegato la direttrice del carcere minorile di Catania, Maria Randazzo- Chi appartiene ad una religione di minoranza, chi ha semplicemente un carattere piu’ remissivo, viene vessato di insulti e sopraffazioni ed e’ condannato all’emarginazione”.

Randazzo racconta che il fenomeno del bullismo all’interno del penitenziario catanese viene contrastato con azioni individuali e di gruppo sul piano educativo, con attivita’ di informazione e di integrazione finalizzati al rispetto dell’identita’ altrui e della legalita’. Tra i relatori, anche Maria Antonietta Baiamonte, presidente UCIIM sezione Catania: “Il bullismo e’ un fenomeno antisociale e per contrastarlo devono essere coinvolte, in un lavoro di sinergia, le famiglie, la scuola ed il territorio. Si deve riqualificare la famiglia, insieme ai valori che ne fanno parte. Se c’e’ amore, si trasmette amore”. Sulle note di The Sound of Silence, una delle canzoni piu’ famose di Simon & Garfunkel, Claudio Saita, sociologo e docente all’Universita’ di Catania, ha ricordato come anche il silenzio abbia un suono: “Se gli educatori non colgono nei silenzi del carnefice e della vittima quello che sta avvenendo, il suono del disagio esplode. Le generazioni digitali apprendono i comportamenti dagli adulti. Siamo stanchi e per distrarci trascorriamo il nostro tempo col telefonino in mano o davanti al computer, ascoltiamo i nostri figli, ma non li udiamo. E’ fondamentale ritrovare la parola perduta, i conflitti si dirimono con il dialogo”.

La nuova app YouPol, lanciata dalla Polizia di Stato, dal 15 maggio è operativa in tutto il Paese. A parlarne al convegno “Insieme contro il bullismo”, il dirigente della Polizia postale di Catania Marcello La Bella: “Si tratta di un servizio a disposizione dei giovani che possono segnalare episodi di bullismo e cyberbullismo, scaricandola direttamente sul loro smartphone”. I giovani potranno chattare direttamente con le forze dell’ordine per segnalare e denunciare, anche in via anonima, fenomeni di bullismo e di spaccio di sostanze stupefacenti.“Stanno aumentando le segnalazioni di cyber bullismo- ha aggiunto La Bella- anche da parte degli stessi ragazzi, vittime del fenomeno. E’ quotidiano il nostro impegno con le scuole del territorio da tantissimi anni, con attività di prevenzione per proteggere i ragazzi dai rischi e dalle illegalità presenti sul web”. YouPol, operativa già da tempo nelle maggiori città italiane, da qualche giorno include tutte le province. Dall’avvio della fase sperimentale del progetto ad oggi, le segnalazioni effettuate per i casi di bullismo sono state 1.152, quelle per uso di droghe: 2.132.

2018-05-18T11:28:49+02:00