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Studenti in alternanza all’Istituto Superiore di Sanità

ROMA – Un invito all’autovalutazione del rischio derivato dal consumo di alcol. E’ questo l’obiettivo del materiale informativo destinato ai giovani che quattro studentesse dei licei ‘Orazio’ e ‘Avogadro’ di Roma in alternanza scuola-lavoro all’Istituto Superiore di Sanita’ stanno realizzando sotto la guida del direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol Emanuele Scafato. Due settimane di full immersion […]

ROMA – Un invito all’autovalutazione del rischio derivato dal consumo di alcol. E’ questo l’obiettivo del materiale informativo destinato ai giovani che quattro studentesse dei licei ‘Orazio’ e ‘Avogadro’ di Roma in alternanza scuola-lavoro all’Istituto Superiore di Sanita’ stanno realizzando sotto la guida del direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol Emanuele Scafato.

Due settimane di full immersion in cui le quattro ragazze hanno studiato sintomi e rischi correlati al consumo di alcol, soprattutto tra gli adolescenti, ed appreso le basi dell’approccio statistico, fondamentali per la realizzazione e valutazione di un questionario online somministrato da circa una settimana ai loro coetanei.

Si lavora sulle percezioni, sulle attitudini e sui comportamenti– spiega Scafato a diregiovani.it- Le studentesse hanno realizzato un questionario e hanno imparato anche a distribuirlo nel loro contesto per ottenere delle informazioni, per essere piu’ precisi anche rispetto al target specifico a cui ci si rivolge, cioe’ i giovani negli istituti scolastici superiori“.

Giovani a cui sara’ anche destinato anche un opuscolo, che le studentesse in alternanza costruiranno proprio a partire dai risultati del questionario, insistendo sui concetti di limite, informazione, consapevolezza, prevenzione e promozione della salute. L’opuscolo, che sara’ strutturato su una serie di domande e risposte, verra’ lanciato prima dell’Alcohol Prevention Day, il tradizionale appuntamento promosso per fare il punto sul consumo di alcol e discutere di rischio e prevenzione.

Attraverso le domande del questionario, che riguardano soprattutto la loro quotidianita’, cerchiamo di individuare i problemi che possono interessare i ragazzi per capire poi, attraverso delle graduatorie, su cosa concentrare la nostra campagna“, spiega a diregiovani.it Cecilia, 19 anni, studentessa dell”Orazio’. Un opuscolo che, racconta la sua compagna Alice, oltre ad essere presentato durante l’Alcohol Prevention Day “sara’ distribuito nelle varie scuole”, anche nel corso di incontri di sensibilizzazione dedicati.

In un anno non cambia la situazione– sottolinea poi Scafato relativamente agli ultimi dati sul consumo di alcol da parte dei giovani in Italia- Il problema principale sono i consumatori a rischio. I giovani sono oltre un milione e tra questi molti minorenni, se ne contano circa 300mila. E’ ovvio che agire su questo target, in cui fisiologicamente l’alcol fa piu’ danno perche’ circola cosi’ come viene ingerito, significa prevenire il danno e dare l’opportunita’ ai giovani di avere un cervello sano e una prospettiva cognitiva maggiore“. Un dato centrale, per Scafato, “che le ragazze in questi giorni in alternanza scuola-lavoro hanno appreso” ed e’ “fondamentale per capire come esista un vuoto di informazione” o, nel peggiore dei casi, una cattiva informazione basata su fake news sempre piu’ diffuse sul web, anche rispetto agli effetti dell’alcol: “Bisogna accompagnare i giovani sul web per fargli capire che tutte le notizie vanno analizzate alla luce dell’evidenza scientifica e che non devono seguire tutto cio’ che gira sui social, dove spesso ci sono inviti a comportarsi in maniera rischiosa e a consumare bevande alcoliche– conclude- in modo da abbassare la percezione del rischio“.

2019-03-04T16:51:09+01:00