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Non ho mai smesso di pensare a lei in tutti questi anni…

Ho sempre pensato che non ci fossimo lasciati nel modo più "corretto", poche parole furono dette e ora, ripensandoci, credo che avrei potuto dire la mia.

Salve, vi scrivo perché è la prima volta, che io ricordi, di essermi svegliato piangendo. Ho ricordi confusi e cercherò di essere il più chiaro possibile.
Ho conosciuto una ragazza, mi piaceva, e in un momento non ben precisato credo di aver accettato di uscire, credo dopo scuola (sebbene abbia finito il liceo da un po’) con lei. Da qui in poi sorgono i momenti confusi… Ricordo la ragazza di prima scendere per delle scale e, nello stesso momento, vedo salire per quelle stesse scale la mia attuale ex, e non vorrei sbagliarmi ma credo che nel sogno ancora stessimo insieme. La prendo con me e parliamo. Lei è solare, come suo solito, è mi parla della nostra prossima uscita. Io mi scuso. Mi scuso con lei perché sarei dovuto uscire con un’altra ragazza, mi scuso con lei perché non ero sicuro che potessimo ancora stare insieme. Lo facevo piangendo, abbracciato a lei… E non sono sicuro di ciò ma credo che mi stesse rassicurando… Io continuavo dicendo che dovevo andare e che non potevo rimanere là. Poi mi svegliai, piangendo.
Ora dovete sapere che mi sono messo con la mia ex al Tempo del liceo, all’inizio del secondo anno per essere precisi. Era stata lei a chiedermi di uscire la prima volta. Ero molto affezionato a lei, era stata la mia prima ragazza. Lei quasi sedicenne e io diciassette. Sono sempre stato timido e introverso e lei mi ha aiutato ad aprirmi di più, non ho mai avuto molti amici.
Mi ha lasciato sul finire del quarto anno di liceo, siamo. Stato insieme quasi 3 anni. Lei aveva 18 anni e io 19.
Da quel giorno non ho mai smesso di pensare a lei, anche quando cercavo di fare il contrario focalizzandomi su altro. Ho sempre pensato che non ci fossimo lasciati nel modo più “corretto”, poche parole furono dette e ora, ripensandoci, credo che avrei potuto dire la mia. Lei ora dovrebbe avere un altro ragazzo… Sono passati quasi due anni dopotutto, ma io sono ancora bloccato.
Ieri sera ho fatto quel sogno che mi ha portato a svegliarmi piangendo e vorrei poter sentire la vostra opinione.
Grazie per aver letto fino a questo punto.

Joe, 21 anni


Caro Joe,
grazie a te per la condivisione di un pezzo della tua storia.
I sogni sono sicuramente uno strumento molto utile per “entrare” nel mondo interiore di una persona, specialmente se inserito all’interno di un percorso di terapia, dove avendo più elementi è più facile poter fare contestualizzare meglio i significati del sogno. Non esiste, infatti, un’interpretazione universale e uguale per tutti, quando si cerca di dare un senso ad un sogno non si può prescindere dalla persona che lo sta raccontando. In questa sede possiamo solo provare a spiegare il simbolismo di alcuni elementi presenti nel tuo racconto, cercando di tenere a mente le poche informazioni che ci hai fornito sulla tua vita “reale”.
Considera che solitamente nei sogni cose e persone stanno per qualcos’altro, in particolare rappresentano “parti” della nostra interiorità e spesso vogliono dire qualcosa di noi.
La scala se ci riflettiamo serve a collegare varie parti della casa o di edifici, e nei sogni generalmente è simbolo di di connessioni e collegamenti tra le diverse parti di noi.  In particolare nel tuo sogno c’è un movimento sia in salita che in discesa , due direzionalità opposte che che quindi tengono a bloccare una energia. E’ come se queste direzioni sfuggissero, le energie vengono disperse piuttosto che essere incanalate verso un progetto.
Sono passati diversi anni dalla chiusura di un rapporto per te molto importante e che sembra aver lasciato delle ferite comunque aperte. Chissà come mai questo sogno proprio ora..Ti trovi in un momento di cambiamento, ti senti bloccato, c’è qualcosa che ti impedisce di prendere una decisione o a esprimere i tuoi pensieri ed emozioni? Come vivi ora l’approccio verso l’amore?…
Questo passato probabilmente rappresenta una parte di te, qualcosa che ti manca e che hai rinunciato o che non riesci ad esprimere nella quotidianità. Spesso restiamo nella nostra ferita, anche se questo vuol dire restare immobili, perchè ci fa sentire più a sicuro e al riparo da nuove delusioni, perchè così le paure diventano giganti che impediscono la ripresa il mettersi in gioco. Come se una chiusura fosse una perdita immane che non può essere risanata. Perchè il fallimento, i ma e i se ci fanno sentire solo ciò che abbiamo perso e non ciò che possiamo ancora costruire.
A volte servono davvero tutte quelle parole e spiegazioni per chiudere serenamente un rapporto?
Non è detto che ci sia un modo giusto per lasciarsi per chiudere un rapporto che è fatto di emozioni, di speranze, di aspettative, di paure ma soprattutto di progetti. Prova a vedere oltre questa ferita, magari riuscirai a salire le scale di qualche piano e riuscirai a scoprire nuovi orizzonti.
Magari potrebbe essere utile capire cosa rappresenta la tua ex per te, ad esempio non so la spinta all’autonomia, la parte di te più allegra e ironica, il romanticismo, la spinta alla leggerezza….Forse è un ricordo che ritorna per spingerti a confrontarti con cosa hai perso di te o cosa vorresti trovare di te. Ci sembra di capire che lei abbiamo rappresentato per te un momento di crescita tua personale, forse è da qui che devi partire.

Probabilmente queste scale potrebbero rappresentare un invito ad scoprire un percorso tuo, un percorso che a volte passa anche attraverso delle sconfitte, attraverso delusioni, attraverso dei silenzi che sono funzionali a creare nuovi spazi e consapevolezze.
Abbiamo dato un pò di spunti per riflettere, come dicevamo all’inizio è difficile dare delle interpretazioni precise non conoscendo bene te e la tua storia, magari puoi dirci cosa ne pensi…
Un caro saluto!

2018-12-19T15:48:10+01:00