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Mi sento solo, non mi confido con gli amici un po’ per orgoglio e un po’ perchè non mi piace “vomitare”” le mie frustrazioni agli altri…”

Quello che maggiormente mi abbatte è che alla mia età dovrei essere in grado di cavarmela da solo...

6 Maggio 2011

Concordo con quello che avete sottolineato, è vero che provo ancora del rancore per certe cose, ed è vero che sono critico sulla mia vita attuale, in pratica mi porto dietro da troppo tempo una situazione di stallo, forse lascerò l’università perchè non ho più motivazione per andare avanti, anche se ho paura di pentirmene in futuro, ma ormai è diventato un peso incredibile, questo condiziona il mio rapporto con la vita, sono spesso di malumore e ho un forte senso di colpa, le mie giornate sono spesso inconcludenti, e purtroppo mi sono reso conto di aver perso un punto di appoggio in famiglia. una volta mio padre mi ha chiaramente detto che era più importante la tranquillità familiare, perchè mia madre è preoccupata ed evidentemente lui non vuole sorbirsi i suoi discorsi, quest’ultima ogni volta che discutiamo mi rinfaccia questa mia situazione togliendomi ogni diritto di esprimermi, insomma mi sento solo in questo senso, non mi confido con gli amici un po’ per orgoglio e un po’ perchè non mi piace "vomitare" le mie frustrazioni agli altri. Quello che maggiormente mi abbatte è che alla mia età (25 anni) non dovrei trovarmi in questa situazione ma dovrei essere in grado di cavarmela da solo, invece sono in un vicolo senza uscita..,

Caro Anonimo,
capiamo il tuo stato d’animo, non è facile capire qual’è la propria strada e tanto meno lottare per costruire il proprio futuro. Comunque non crediamo che tu sia "in ritardo" per le tua età, perchè ci sono molti giovani, anche più grandi di te, che non riescono (per i motivi più diversi) a trovare la propria strada.
E’ importante che tu consideri il fatto che l’università non è l’unico percorso da intraprendere, oggi più che mai esistono tante alternative che possono offrire maggiori possibilità lavorative. Cerca di capire ciò che vuoi veramente e prova a parlarne con i tuoi genitori, magari iniziando da tuo padre se con lui ti senti più a tuo agio. Probabilmente il loro malumore nasce proprio dal dispiacere nel vederti così apatico e demotivato.
Se senti di non farcela da solo, considera la possibilità di avvalerti di un supporto psicologico in questa fase. Da quello che ci scrivi, ci sembra che tu abbia le risorse per utilizzare al meglio un percorso di questo tipo. E’ possibile che un sostegno possa aiutarti ad indagare più attentamente dentro di te e, conseguentemente, ad uscire da questa empasse.
Torna a scriverci quando vuoi, cari saluti!,Anonimo, 25 anni,22-10-2010,Disagio emotivo e/o psicologico

2011-05-06T14:29:39+02:00