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23 maggio dedicato alle scorte all’I.C. Atria di Palermo

ROMA – Saranno gli uomini e le donne delle scorte i protagonisti del 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio il prossimo 23 maggio all’istituto comprensivo ‘Rita Atria’ di Palermo. Un tema in linea con quello scelto quest’anno dal Miur per la riflessione dei 70mila studenti che in tutta Italia ricorderanno Giovanni Falcone […]

ROMA – Saranno gli uomini e le donne delle scorte i protagonisti del 26esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio il prossimo 23 maggio all’istituto comprensivo ‘Rita Atria’ di Palermo. Un tema in linea con quello scelto quest’anno dal Miur per la riflessione dei 70mila studenti che in tutta Italia ricorderanno Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, servitori dello Stato uccisi dalla mafia tra la primavera e l’estate del 1992. La giornata della scuola palermitana si articolera’ in due sezioni.

La mattinata sara’ dedicata alla lettura di testi tratti da libri sulla figura di Giovanni Falcone, proiezioni di film come ‘I 100 passi’ e di un video realizzato dai ragazzi, autori assieme agli insegnanti di un rap costruito su una poesia dedicata agli agenti della scorta rimasti uccisi nella stragi, accompagnato da body percussion.

Nel pomeriggio una delegazione di studenti camminera’ in corteo per le strade di Palermo e due classi parteciperanno alle iniziative organizzate per l’occasione in Piazza Magione. Una giornata, il 23 maggio, che per l’i.c. ‘Rita Atria’ e’ il coronamento di un percorso realizzato durante l’anno con il progetto ‘Sulle orme di Giovanni’ della fondazione Falcone, grazie al quale gli alunni hanno approfondito la figura del magistrato, arrivando all’anniversario dopo un intenso lavoro di preparazione.

Gli studenti hanno infatti visitato la sede della fondazione, che si trova in un bene confiscato alla mafia, la casa di Paolo Borsellino e il museo Falcone e Borsellino nel bunkerino del Palazzo di Giustizia di Palermo, e hanno letto diversi libri che raccontano la storia del magistrato in prima linea nella lotta a Cosa Nostra, tra cui ‘Per questo mi chiamo Giovanni’.

Importanti anche gli incontri con la professoressa Maria Falcone, sorella del giudice, e con Francesco Del Bene, il pubblico ministero che ha pronunciato la requisitoria nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Il percorso si concludera’ il 28 maggio, quando gli studenti dell’i.c. ‘R. Atria’ presenteranno in una scuola di Roma un filmato che raccoglie i lavori realizzati nel corso del progetto.

POESIA

“Voi chi siete?”
“Noi siamo i morti
siamo quelli dell’ufficio scorte!”
Ragazzi che sacrificano affetti e sentimenti
Una realtà che non prevede la normalità
Voglia di vivere e di credere che sia possibile
Cambiare un mondo dove il male sembra invincibile
Storie di uomini dove il cuore batte forte
Sono LE SCORTE tra la vita e la morte
E non si dorme ma si sogna ancora
Nomi e cognomi rimossi dalla memoria
Esseri umani che hanno fatto la storia
Eroi da ricordare oggi come allora.
Dopo ogni sparo oppure un’esplosione
l’applauso agli angeli accompagna il loro volo !
Ma dopo poco
molto velocemente
del loro sacrificio sembra non restare niente…
Solo un silenzio
 a volte assordante
da rompere gridando
Antonio — Vito — Rocco — Agostino — Emanuela — Vincenzo — Walter
E poi cè chi è rimasto e non riesce a parlare
Ed ascoltarli è sentire il cuore far male
Sono Paolo – Giuseppe —— Gaspare — Angelo
e poi cè lui…cè Andrea.
2018-05-17T13:41:42+02:00