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Anno scolastico 2015-2016: desideri e differenze

Matteo Giambendetti I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

E’ finita l’estate, ed io e altri 9 milioni di studenti in tutta Italia siamo tornati sui banchi di scuola, nel mio caso per affrontare la seconda media, classe di transizione tra la prima e la terza.

Quanti cambiamenti a cominciare dalla posizione della nostra classe: il primo giorno di scuola io e miei compagni ci siamo avviati dov’ era consueto fosse la nostra classe in prima, e potete immaginare la nostra sorpresa quando ci siamo scontrati per le scale con i primi compagni di classe ad essere saliti, i quali urlavano: “Non è più qui la sez. A, al suo posto c’è la sez. E!!”.

Allora, arrivati nell’ala della scuola dove l’ anno scorso era solita essere presente la sez. E, ed essere entrati nella nostra nuova classe, il risentimento iniziale per l’ abbandono senza alcun preavviso dell’aula alla quale ormai ci eravamo affezionati si è tramutato nella gioia di vedere realizzato uno dei nostri più grandi sogni scolastici: avere la L.I.M. (Lavagna Interattiva Multimediale) in classe.

Oltre al cambio di aula, abbiamo subito anche il cambiamento di ben tre professori, gli insegnanti di: inglese, matematica e approfondimento, quest’ ultimo ha assunto sotto il suo insegnamento, con un po’ di dispiacere da parte mia, in quanto ormai mi ero abituato al metodo di insegnamento della nostra professoressa di lettere, anche geografia, che però dalle prime impressioni che ci ha dato sembra comunque che la insegni in modo altrettanto competente della nostra insegnante appena citata.
Per quanto riguarda gli altri nuovi professori non sono in grado di esprimere alcun giudizio perchè non abbiamo avuto modo nemmeno di vederli.

Riguardo alle “trasformazioni” fisiche di noi alunni coetanei, più ho meno ne abbiamo subita tutti una analoga: l’altezza, in questi tre mesi siamo tutti cresciuti, chi più chi meno, sia fisicamente che, come credo si augurino tutti i professori, mentalmente.

Capitolo orario: quello non è cambiato, almeno per quanto riguarda l’ora di entrata (8:10) e l’ora d’uscita (14:10).

Sull’ora di entrata, dopo aver letto un articolo molto interessante al riguardo, onestamente avrei qualcosa da ridire, infatti molti studiosi, sempre di più ogni anno, sostengono che l’orario perfetto di apertura delle scuole per gli alunni sia le 10:00.
Il motivo di quest’accanito sostenimento è legato ad una semplice, se si spiega in parole povere, motivazione: i ragazzi rendono di più didatticamente in tarda mattinata.
La spiegazione scientifica di questo fenomeno è più complicata, ma comunque comprensibile e, io trovo, estremamente logica: dormire di più contribuisce alla formazione di nuove sinapsi nel cervello e, logicamente, contribuisce in positivo sul rendimento scolastico dell’alunno.
Purtroppo i ragazzi vanno a dormire sempre più tardi perchè fanno uso fino alle ore piccole dello smartphone o del computer, infatti i ricercatori hanno suggerito di applicare al polso dei 60.000 alunni inglesi appartenenti alle 100 scuole britanniche aderenti al progetto, delle specie di orologi che monitorano le ore di sonno del ragazzo.

Come ho precedentemente accennato, io sono d’accordissimo con questi studiosi, non, come si potrebbe supporre, per fare due ore in meno di scuola, ma per il semplice motivo che ritengo opportuno che dalle scuole escano nuovi uomini e nuove donne preparati al massimo per poi un giorno, secondo scelte personali, entrare in politica (ribadisco se si vuole, non è che tutti siano obbligati ad entrarci) e amministrare le leggi con l’intelligenza tale da capire che se ricoprono quella carica è solo per fare il bene del popolo che governano, e non badare solo al proprio interesse.

In conclusione dico di aspettarmi molto da questo nuovo anno scolastico e auspico che presto entri in vigore dovunque quest’orario che io ritengo, come sostenuto precedentemente, molto giusto.

Matteo Giambendetti

clsse II A
I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

2016-01-07T12:09:09+01:00