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Carta, contanti o… Google?

Jacques Camajori Tedeschini Scuola Secondaria di primo grado “Pieraccini” di Firenze

 

Dal 5 marzo di quest’anno è arrivata un’ app, “Hands free”, che permette di pagare tramite Google sul telefono e che è stata rodata da un’azienda che è di casa a Mountain View. L’app promette uno strumento facile e veloce per liberarci dalla schiavitù del contante.
Questa app è disponibile per IOS e Android e ha cominciato a conquistare i centri meridionali della San Francisco Bay Area, in California, dove sta andando a ruba grazie alla modalità di distribuzione in un numero limitato di McDonald, Papa John e di altri vari ristoranti locali.
Il sistema funziona attraverso wi-fi,bluetooth e altri servizi di localizzazione connessi al telefono, per stabilire se ci troviamo vicino ad un negozio che fa parte del circuito. Una volta alla cassa, basta pronunciare le parole magiche, una sorta di “Apriti, Sesamo”digitale. Al commesso toccherà il compito di accertare la nostra identità tramite il riconoscimento delle nostre iniziali e dalla foto che deve essere inserita durante la sottoscrizione a “Hands Free”. Il resto spetterà alla carta di credito associata. Ma, come se non bastasse, Big G vuole spingersi ancora un po’ più avanti: l’obbiettivo finale sarebbe quello di far sì che ogni punto vendita nel mondo abbia una telecamera in grado di riconoscerci automaticamente fino ad arrivare a pagare… con il nostro viso? Il che, secondo me, potrebbe però anche essere sfruttato da un criminale molto facilmente: gli basterebbe farsi assumere in incognito come commesso in un negozio per conoscere tutti i nostri dati personali.Niente potrebbe sfuggire a una simile telecamera…

Jacques Camajori Tedeschini
Classe 1A – Scuola Secondaria di primo grado “Pieraccini” di Firenze

2016-07-14T10:38:36+02:00