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#EmergencyLessons, presentata la campagna dell’Unicef al Liceo Tasso di Roma

Roma – L’Unione Europea e l’Unicef lanciano oggi #EmergencyLessons, una nuova campagna che ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’istruzione per i bambini colpiti da emergenze. Il lancio della campagna è avvenuto stamani alla presenza di 200 studenti del Liceo “Tasso” in cui un incontro moderato da Geppi Cucciari, alla presenza di: Samantha Cristoforetti, Goodwill Ambassador […]

cristoforetti e cucciariRoma – L’Unione Europea e l’Unicef lanciano oggi #EmergencyLessons, una nuova campagna che ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’istruzione per i bambini colpiti da emergenze. Il lancio della campagna è avvenuto stamani alla presenza di 200 studenti del Liceo “Tasso” in cui un incontro moderato da Geppi Cucciari, alla presenza di: Samantha Cristoforetti, Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia, Paolo Rozera, Direttore generale Unicef Italia, Jovana Kuzman, Giovane Ambasciatrice per l’Italia della campgna Emergency Lessons, Mario Baldi, Ministro Plenipotenziario, Capo Ufficio VI – Interventi Umanitari e di Emergenza, Antonio Race, Rappresentante dei Giovani per l’Unicef Italia, Marilena Viviani, Direttor Ufficio Liaison Unicef di Ginevra e Laurence Argimon-Pistre, Ambasciatore e Capo delegazione dell’Unione Europea a Roma in rappresentanza di ECHO.

Durante l’incontro sono stati presentati: il video-messaggio di Tom Hiddleston, testimonial della campagna e la video-storia “Ucraina, la scuola di Yaroslav e Nastya”. In molti dei paesi cosiddetti industrializzati l’istruzione è data per scontato, mentre in quei paesi martoriati dalle guerre la scuola rappresenta un punto di riferimento. Circa 1 bambino su 4 in età scolare adesso vive in uno dei 35 paesi colpiti da crisi, compresi i circa 75 milioni di bambini che hanno un disperato bisogno di supporto per l’istruzione. Le ragazze che vivono in paesi colpiti dai conflitti hanno 2,5 volte maggiore probabilità di essere escluse dalla scuola rispetto ai ragazzi, con la conseguente perdita dei benefici che ne possono derivare non solo per loro, ma per l’intera comunità. I bambini fuori dalla scuola sono più vulnerabili agli abusi, sfruttamento e reclutamento da parte di forze armate. Purtroppo fino ad oggi oltre 75 milioni di euro sono stati stanziati per progetti di istruzione in situazioni di emergenza e la Commissione Europea al momento dedica il 4% del bilancio totale per gli interventi umanitari dell’UE all’istruzione in situazioni di emergenza, uno dei settori degli aiuti umanitari meno finanziati. A livello globale la situazione non cambia: solo il 2% dei fondi da appelli umanitari sono diretti all’istruzione. L’obiettivo è sensibilizzare attraverso i social media 20 milioni di persone in Europa, in particolar modo i giovani con meno di 25 anni in Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Slovenia e Regno Unito e ispirarli a supportare milioni di bambini e adolescenti che hanno interrotto il percorso scolastico a causa delle emergenze.

2017-05-15T14:26:38+02:00