Nella tua adolescenza
amavi tentare ogni cosa
e trasgredire i limiti
della normalità.
Come una folata di vento,
mi travolgevi
nelle tue fantasie,
catapultandomi
nei meandri della tua giovane mente.
Ma adesso quell’ardente fuoco,
che ti bruciava dentro,
si è assopito, si è spento.
I tuoi occhi vivaci d’un tempo
non brillano più per me
e le tue mani calde
non sfiorano la mia pelle
come prima.
Ma nei miei occhi
puoi scorgere ancora
un barlume di speranza
che ti grida silenzioso:
“SORRIDI, SORRIDI…
Spes ultima dea…!”.
Alessia Vicino III A Liceo Classico – Istituto “G. Carducci” _ Comiso (RG)