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Il Papa in Sinagoga: “La violenza è in contraddizione con ogni Religione”

Rachele Stefanelli I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

“Shalom” dice Papa Francesco in ebraico, pace in italiano, c’è un lungo applauso, tutti si alzano in piedi all’arrivo di Papa Francesco. Il Rabbino fa un passo avanti e c’è un abbraccio.
Il 18 Gennaio 2016 Papa Francesco andò a visitare la Sinagoga in segno di pace, per far capire alle persone che la violenza degli uomini contro altri uomini è sbagliata e che tutti siamo fratelli; perché nessuna religione monoteista vuole questo.
Come già sappiamo Jorge Bergoglio non è il primo Papa che si reca in visita alla Sinagoga, ma prima di lui andò Benedetto XVI il 17 Gennaio 2010 e ancora prima Papa Giovanni Paolo II è stato il primo Pontefice a recarsi in visita presso la grande Sinagoga di Roma, quindi un segno destinato a perpetuarsi dopo tanto tempo; questo segno significa un gesto di comprensione reciproca, mutua fiducia e amicizia.
Non appena furono aperte le porte della Sinagoga, fu recitata la formula liturgica “Aprite le porte alla Giustizia”.
Questa visita alla Sinagoga ma ancor di più l’incontro con il Rabbino capo della comunità ebraica a Roma Riccardo Di Segni, non stanno a significare un appuntamento politico, né un confronto storico, ma bensì un incontro dal significato puramente spirituale.
Secondo me il Papa abbracciando il Rabbino e andando a visitare la Sinagoga ha voluto far capire alle persone che siamo tutti fratelli e che il dialogo e la pace sono per l’umanità, la giusta via da seguire.

Rachele Stefanelli 2 A
I.C. Pallavicini-plesso Bachelet-Roma

2016-02-17T09:51:19+01:00