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Indire e Dipse insieme per una nuova edilizia scolastica

Roma – La scuola e’ cambiata perche’ la societa’ e’ cambiata. Nonostante questo gli spazi educativi sono rimasti gli stessi, quelli previsti dal modello industriale di scolarizzazione di massa. Lo spazio e’ come un terzo educatore ed e’ da questa convinzione che nasce il convegno internazionale sull’edilizia scolastica e gli spazi educativi organizzato a Roma, […]

Roma – La scuola e’ cambiata perche’ la societa’ e’ cambiata. Nonostante questo gli spazi educativi sono rimasti gli stessi, quelli previsti dal modello industriale di scolarizzazione di massa. Lo spazio e’ come un terzo educatore ed e’ da questa convinzione che nasce il convegno internazionale sull’edilizia scolastica e gli spazi educativi organizzato a Roma, presso la Casa dell’Architettura, da Indire, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, in collaborazione con il Dipse – Dipartimento Progetto sostenibile ed efficienza energetica dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia.

Il convegno si e’ aperto con il saluto del Presidente dell’Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, Alessandro Ridolfi. A seguire sono intervenuti Giovanni Biondi, presidente Indire, Samuele Borri, dirigente area tecnologica Indire, Jim Ayre di European Schoolnet e di Patrizia Colletta, presidente Dipartimento ‘Progetto sostenibile ed efficienza energetica’ dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia. “Questo convegno vuole sottolineare il rapporto che c’e’ tra il modello educativo e le soluzioni architettoniche – precisa il presidente di Indire Giovanni Biondi – che non sono solo spazi e architetture, ma anche di arredi, nel tentativo di riorganizzare gli spazi in funzione delle attivita’”.

Architetti, pedagogisti, ricercatori in ambito educativo, dirigenti scolastici e amministratori hanno dato vita ad un dibattito sulla necessita’ di superare il tradizionale modello scolastico ad “aule e corridoi” per proporre modelli e soluzioni che tengano conto degli esiti della ricerca in campo educativo e dell’esigenza di approntare ambienti rispondenti a standard di qualita’ in termini di confort e benessere. Nel corso della conferenza l’Indire ha presentato il suo modello dal titolo “1+4”, in cui l’1 rappresenta lo spazio di gruppo, l’ambiente di apprendimento polifunzionale della classe, ma soprattutto un ambiente flessibile in continuita’ con gli altri ambienti della scuola. Mentre il 4 sono gli spazi della scuola complementari e non piu’ subordinati agli ambienti della didattica quotidiana e sono: l’Agora’, lo spazio informale, lo spazio individuale e lo spazio esplorazione.

2017-05-09T11:34:33+02:00