hamburger menu

L’Usr per la Lombardia in trincea per la pace

In trincea per la pace è il titolo del volume che invita a riflettere sul significato da attribuire alla storia e sulla necessità di una riflessione collettiva per approdare ad uno sguardo consapevole sul presente. In questo progetto, nato da un’idea Miur, che ha goduto della collaborazione di molti enti, tra cui l’Usr per la Lombardia e alcune scuole […]

In trincea per la pace è il titolo del volume che invita a riflettere sul significato da attribuire alla storia e sulla necessità di una riflessione collettiva per approdare ad uno sguardo consapevole sul presente.

In questo progetto, nato da un’idea Miur, che ha goduto della collaborazione di molti enti, tra cui l’Usr per la Lombardia e alcune scuole del bergamasco, la memoria della Grande Guerra ha preso le dimensioni e le sembianze di un viaggio educativo e ha condotto i ragazzi fino alla consapevolezza dell’orrore e dell’inutilità di ogni guerra.

Tra le attività realizzate spicca la “Formazione di studenti guide”: allievi preparati a spiegare le tematiche salienti della Prima Guerra Mondiale e a diventare guide, accompagnatori nei luoghi della memoria, tra le testimonianze della guerra. «La storia si ripete» –  scrive un’allieva – «e noi che siamo la nuova generazione dobbiamo fare in modo che non si ripetano gli stessi errori commessi in passato e uno dei primi modi per evitare di commettere gli stessi errori è la nostra formazione».

Fondamentale è stato in tal senso il viaggio compiuto nelle trincee e nelle “terre simbolo” della Prima Guerra Mondiale. Nel volume se ne legge la cronaca degli studenti: ricorre l’immagine del sacrario di Redipuglia, maestoso luogo di sepoltura di oltre centomila caduti nella Grande Guerra, che presenta i nomi dei soldati morti identificati accanto a quello di una sola donna, una crocerossina.  Un’allieva  annota: «Percorrere i gradoni e leggere in ordine alfabetico cognomi conosciuti, di amici o familiari, o addirittura il proprio cognome (…) pensare al dolore vissuto in trincea e a quello delle famiglie che non hanno più visto questi uomini tornare. Magari loro avevano pure promesso che sarebbero ritornati».

I ragazzi comprendono allora che la memoria è viva, capace di emozionare e di plasmare scelte di vita. Diffideranno delle propagande e degli slogan illusori e sosteranno a ragionare criticamente, a collocare le scelte che dovranno formulare nel contesto della storia, regalando loro la ricchezza di uno sguardo plurale e la dimensione della durata.

2017-03-17T11:44:29+01:00