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#Maturità2018. Pirandello e 70esimo Costituzione, impazza il tototema

Platone e Aristotele tra i più gettonati per la seconda prova del classico

ROMA – ‘Ne’ integrali, ne’ Pirandello, all’esame solo Tavernello’. Il tormentone della maturita’ 2018 rimbalza da un profilo social all’altro in questi giorni di attesa e ansia da countdown finale, ma andra’ forse rivisto, se e’ vero come e’ vero, che lo scrittore girgentano de ‘Il fu Mattia Pascal’ e ‘La giara’ e’ rientrato a pieno titolo tra i papabili della prima prova di mercoledi’ 20 giugno.

Sono ore di tototema, queste della vigilia, in cui gli studenti organizzano le forze per il rush finale e ipotizzano, lavorando di fantasia o documentandosi sulle tracce degli anni precedenti, autori, eventi storici e argomenti di attualita’ che potrebbero essere contenuti nei plichi ministeriali.

Ecco allora che scoprono che Luigi Pirandello, pilastro della letteratura italiana di inizio Novecento e premio Nobel nel ’34 – al quale e’ stato dedicato anche un asteroide, il 12369 – ‘non esce’, come si usa dire, dal lontano 2003, cioe’ prima di eventi fondamentali per il mondo contemporaneo: l’elezione del primo presidente afroamericano nella storia degli States, la crisi economica piu’ nera che l’Occidente ricordi dopo quelle del ’29 e del ’73, le clamorose dimissioni dal soglio pontificio di papa Benedetto XVI. Ce n’e’ abbastanza per aspettarsi che, dopo 15 lunghi anni, il padrone di villa Caos torni a far capolino tra i fogli protocollo della maturita’ 2018.

Ma potrebbe essere scalzato da Italo Svevo e Giuseppe Ungaretti, usciti l’ultima volta rispettivamente nel 2009 e nel 2011, o dall’affezionato Eugenio Montale, protagonista degli esami del 2004, 2008 e 2012 con ‘La casa sul mare’, ‘Ripenso il tuo sorriso’ e un brano in prosa. Outsider permettendo, altro favorito per l’analisi del testo potrebbe essere Gabriele D’Annunzio, l”eroe di Fiume’, morto esattamente 80 anni fa, pochi mesi prima dell’emanazione delle leggi razziali, con cui il regime fascista vietava, tra le altre cose, il matrimonio tra italiani ed ebrei, l’iscrizione dei ragazzi ebrei alle scuole pubbliche italiane, e la possibilita’, ai professori ebrei, di insegnarvi. Proprio l’80esimo anniversario delle leggi razziali e’ nella classifica degli argomenti piu’ gettonati per il tema storico, anche se le ricorrenze quest’anno non mancano.

I piu’ sfogliano le pagine della Costituzione italiana che lo scorso 1 gennaio ha spento 70 candeline. Approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947, la nostra Carta e’ infatti entrata in vigore il 1 gennaio del 1948 con la pubblicazione in un’edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale. Non manca poi chi ripassa la dodicesima battaglia dell’Isonzo, meglio nota come battaglia di Caporetto, a 100 lunghi anni dalla madre di tutte le disfatte, quel 24 ottobre 1917 in cui l’Italia conto’ piu’ di 11mila morti, 30mila feriti, 265mila prigionieri e il dilagare del nemico nella pianura veneta.

Per tornare alla storia recente pero’, tra i piu’ attesi per il tema storico c’e’ anche il caso Moro, a 40 anni dal sequestro di via Fani e dal ritrovamento del corpo del leader della Democrazia Cristiana nel cofano di una Renault 4 rossa in via Caetani a Roma. E ancora i 40 anni dall’approvazione della legge 194 sulla legalizzazione dell’aborto e della legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi, i 50 anni dal ’68 o, sfiorando quasi l’attualita’, i 20 anni dal lancio di Google, il motore di ricerca web piu’ utilizzato al mondo. Violenza sulle donne e immigrazione (nel 2016 usci’ il tema d’attualita’ su confini e immigrazione), ma anche guerre e bullismo, catastrofi naturali (gia’ uscito per il saggio breve nel 2017), giovani e crisi, sono invece gli argomenti su cui l’attenzione degli studenti si sta concentrando per il tema di attualita’.

La preoccupazione, pero’, non si limita alla prima prova: il vero banco per molti si gioca alla seconda. Ecco allora gli studenti del classico, che quest’anno dovranno tradurre dal greco, cimentarsi in previsioni nella speranza di centrare il bersaglio. Dopo gli oratori e maestri di retorica del 2016 (Isocrate) e 2014 (Luciano), i maturandi si aspettano un ritorno a filosofi, come Platone (uscito nel 2010) e Aristotele (2012), ma non escludono Omero, Sofocle, Plutarco, Erodoto, Senofonte, Luciano e Demostene, Pindaro e Tucidide.

2018-06-25T11:36:01+02:00