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#Maturità2018. Roma, studenti Giulio Cesare: “Temi facili, ora prove più dure”

ROMA – Alle 12.30 si apre il cancello del Giulio Cesare e fanno capolino i primi due volti. Intimiditi, stanchi, ma soddisfatti. Sono quelli di Lucia e Matteo, i primi a consegnare la prima prova dell’esame di maturita’ 2018 nello storico liceo classico romano: “E’ andata bene– dice la prima- ho scelto il saggio artistico-letterario”, […]

ROMA – Alle 12.30 si apre il cancello del Giulio Cesare e fanno capolino i primi due volti. Intimiditi, stanchi, ma soddisfatti. Sono quelli di Lucia e Matteo, i primi a consegnare la prima prova dell’esame di maturita’ 2018 nello storico liceo classico romano: “E’ andata bene– dice la prima- ho scelto il saggio artistico-letterario”, su ‘I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura’ e “credo che meglio di cosi’ non si poteva fare”.

Quattro ore impegnative “ma e’ andata”, e’ invece il commento del suo compagno della Terza I. “Ho scelto l’analisi del testo di Giorgio Bassani, ho avuto un po’ paura di essere andato in confusione, quindi ho deciso di fermarmi un attimo e riposarmi: una volta riletto, ho invece capito di aver fatto un buon lavoro”.

Dopo i primi due ‘impavidi’ piano piano alla spicciolata escono tutti gli altri. Anche in questo caso le espressioni sono per la maggior parte rilassate, i veri ostacoli inizieranno da domani con la seconda prova: “I temi erano facili e prevedibili– hanno detto in coro all’agenzia Dire, Lavinia e Francesca che anche loro hanno scelto il saggio breve su ‘La solitudine’- quella di oggi era il cavallo di battaglia, domani e’ invece un enorme punto interrogativo. Per non parlare della terza prova”.

“Come ci vivremo le ore che ci separano da questi due spauracchi? Con l’ansia, infatti andiamo subito a studiare”. Nemmeno il tempo di un caffe’ dopo 4 ore di full immersion. Tracce interessanti anche secondo Sergio, anche se “alcune prevedibili”, come quella su Aldo Moro data la ricorrenza del 40esimo anniversario dal rapimento e della morte, altre invece “che mi sarei aspettato ma non ci state come quella sull’altra ricorrenza illustre di quest’anno, il ’68”. “La mia scelta tuttavia– aggiunge- e’ ricaduta sull’analisi del testo del Giardino dei Finzi Contini”.

Evidentemente la scelta piu’ gettonata del liceo di corso Trieste. “Ho fatto una buona prova, lineare, semplice e ben riuscita. Di solito mi faccio prendere dall’ansia ma oggi ho avuto il sangue freddo”. Sui prossimi step, Sergio va in controtendenza con la quasi totalita’ dei suoi compagni: “La prova che temo di piu’? Era quella di oggi”. Saggio breve su masse e propaganda politica infine per Enrico, che in realta’ avrebbe scelto la traccia sull’articolo 3 della Costituzione, se solo fosse stata “una traccia meno vaga e un po’ piu’ specifica. L’argomento era interessante, visto anche l’attuale dibattito politico, ma era troppo libera come domanda e avevo paura di andare fuori tema”.

2018-06-25T11:35:59+02:00