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Memoria. L’IIS Fermi di Policoro in scena con ‘L’amico ritrovato’

ROMA – Anche quest’anno il Laboratorio teatrale dell’IIS Fermi di Policoro si è impegnato nella realizzazione di un Recital per commemorare il “Giorno della Memoria”. Il tema proposto – l’amicizia tra due adolescenti – può sembrare poco adatto per rappresentare la tragedia e l’orrore dell’Olocausto, che nel nostro racconto restano sempre sullo sfondo: come mostri […]

ROMA – Anche quest’anno il Laboratorio teatrale dell’IIS Fermi di Policoro si è impegnato nella realizzazione di un Recital per commemorare il “Giorno della Memoria”.

Il tema proposto – l’amicizia tra due adolescenti – può sembrare poco adatto per rappresentare la tragedia e l’orrore dell’Olocausto, che nel nostro racconto restano sempre sullo sfondo: come mostri dormienti e ancora inoffensivi.

In realtà abbiamo deciso di raccontare la “Grande Storia” attraverso la “Piccola Storia”: quella della vita quotidiana di ciascuno di noi perché si potesse riflettere, ancora una volta, su come siano stati possibili crimini tanto efferati contro l’umanità.

A volte si pensa che a decidere la Grande Storia del mondo siano sempre e solo i potenti o i prepotenti di turno; in realtà la Storia è fatta da tutti gli uomini, anche se con differenti poteri e risorse.

Oggi l’uomo è sempre più libero nelle sue scelte e nell’esercizio dei sui diritti eppure guerre, violenze, deportazioni e discriminazioni razziali o di genere esistono ancora. Da qui la nostra idea di proporvi una storia semplice come quella che avviene in una città tedesca come Stoccarda, all’interno di un suo famoso Liceo e delle famiglie dei due protagonisti.

Una storia dove razzismo, violenza e morte sono filtrati attraverso i ricordi di un giovane ebreo, che ormai ha avuto il tempo per elaborare il dolore e perdonare, ma che non ha dimenticato! Una storia emblematica, ma non meno tragica, per capire come – a volte – nella più tranquilla quotidianità, possono essere coltivati i germi che nutrono la fragilità umana e che portano le persone a cedere alla discriminazione e al razzismo, a mettere al primo posto solo i propri interessi personali o nazionali, a chiudere gli occhi e a far finta che va tutto bene!

In una società “liquida” e in continua trasformazione come la nostra, dove è facile disperdersi in spazi virtuali e perdere le coordinate del proprio “essere nel mondo”, riteniamo sia molto importante riflettere sul fatto che qualsiasi cosa accada non bisogna mai perdere di vista la dignità umana e il rispetto dei diritti di cui ogni uomo è depositario. Siamo convinti – come il grande Maestro Gandhi – che se vogliamo cambiare il mondo bisogna cominciare da se stessi: “Sii quello che vorresti che il mondo fosse”. Crediamo che questo sia il miglior augurio che noi possiamo fare a noi stessi, e a tutti gli uomini, in questo importante “Giorno Della Memoria”.

Trama

Nel liceo di Stoccarda, nel 1932, i venti di guerra e di violenza del nascente regime nazista non si sono ancora trasformati in “tornado” e soffiano inavvertiti fuori dalle mura della scuola; è in questo clima ancora pieno di illusioni che nascerà tra i due protagonisti, Hans e Konradin, un’amicizia profonda e sincera; ma quello che sembra essere un legame saldo, duraturo e infrangibile verrà messo a dura prova dalla Storia: Hitler sale al potere e nulla sarà più come prima. Le sferzate del vento nazista li separeranno… Dopo circa trentanni, quando Hans pensava di aver perso per sempre il suo unico amico, inaspettatamente, lo ritroverà.

Professoressa Silvana Labate, professoressa Valeria Moretti

2018-01-25T12:41:22+01:00