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Il mistero dei… viventi

Alessio Landi Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze

 

Ciao a tutti, io mi chiamo Leila e sono una ragazza della quale non si sa chi è il padre però da un po’ di tempo sto sentendo qualcuno intorno a me, una presenza, come se lui fosse vicino a me, e la notte sento un respiro sempre uguale, giorno dopo giorno. Ma questo non è importante, dovete sapere che negli ultimi tempi il nostro territorio sta venendo occupato da esseri somiglianti a noi ma molto (anzi moltissimo) più grandi. Sono arrivati anche altri nostri simili dei quali io non sapevo neanche che esistessero. Io, mia madre e mio fratello Luke ogni sera ascoltiamo il telegiornale per essere informati sulle ultime notizie, ovviamente drammatiche visto il periodo di guerra, sui nostri simili lontani dal nostro paese e sparsi per il mondo. Sono arrivate anche molte altre persone dall’aspetto davvero inquietante: si travestono con maschere orribili o si pitturano la faccia in modo minaccioso, a volte molti portano la stessa maschera e lo stesso vestito. Tra questi c’è un uomo che respira nello stesso modo che sentivo la notte da tempo. Voglio dirvi anche un fatto che si sta ripetendo tutti i giorni: da un po’ di tempo, i giganti, li vedo solo la mattina e la sera. La mattina alcuni giganti più piccoli vanno tutti verso un edificio con oggetti sulle spalle che, guardando le loro smorfie, sembrano pesantissimi. Poi li rivedo il pomeriggio a giocare con un oggetto sferico e infine, sempre alla stessa ora, sento le loro mamme chiamarli per andare a mangiare. Io, mio fratello e mia mamma ci chiediamo spesso chi siano questi grandi esseri e ora che li vediamo frequentemente non ci sembrano poi così pericolosi come ci erano apparsi la prima volta. Il nostro paese si chiama Tataux ed io, da grande, ne sarò la protettrice. Mi sono scordata di dirvi che la mia vera mamma è morta durante il parto e infatti sono stata adottata. Un giorno ho trovato un corpo di un nostro simile accasciato per terra, l’ho rigirato e ho visto da molto vicino la sua orribile maschera, gliel’ho tolta e ho visto la sua faccia: era rugosa, e aveva delle piaghe sullo zigomo e sulla parte sinistra della fronte. Da quel momento non ho sentito più il solito respiro. Era lui, sì, ne sono sicura, era proprio lui, era… zzzzzzzzzzz

Scusate, ragazzi, se ieri sera non ho finito il discorso ma ero stanchissima: talmente stanca che stamattina mi sono svegliata alle 12:30, comunque non mi ricordo più che vi stavo dicendo, quindi inizierò un nuovo racconto con le novità di oggi. I giganti sono arrivati di marculas e oggi, che è dofestus , non li ho visti andare tutti insieme verso quell’edificio di cui vi ho parlato in precedenza, invece quelli più piccoli sono stati tutto il tempo a giocare con quel curioso oggetto sferico, fuori, sul prato.
Stranamente, oggi hanno pranzato tutti insieme, grandi e piccoli, e per la prima volta ho sentito pronunciare una parola di cui non ne conosco il significato: umani. Ecco come credo che si chiamino questi giganti.

Alessio Landi
Classe 1D – Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze

2016-07-13T15:11:15+02:00