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Se il pc a scuola aiuta i ragazzi

Leonardo Pontesilli I.C. Pallavicini-plesso Vittorio Bachelet-Roma

L’o.c.s.e. (organizzazione dei paesi più industrializzati) dice che non è certo che l’uso della tecnologia a scuola migliori il rendimento dei ragazzi.
Sembra che solo chi fa un uso moderato del computer a scuola tende ad avere un apprendimento migliore rispetto a chi lo usa troppo o troppo poco.
Il rimanere sempre connessi determina un peggioramento nella lettura, in matematica e nelle scienze. In Italia non abbiamo ancora questo problema perché in classe il computer viene usato molto meno rispetto ad altri paesi del mondo.
Per favorire l’apprendimento non si può prescindere dal rapporto insegante-studente. L’ideale è che ci siano docenti in grado di integrare i computer e le lezioni.
Gli adolescenti che usano internet più di sei ore al giorno si sentono soli e arrivano anche a saltare la scuola. In Italia questo non succede perché c’è ancora quella che potremmo chiamare un po’ di arretratezza.

Leonardo Pontesilli 2A
I.C. Pallavicini-plesso Vittorio Bachelet-Roma

2016-03-04T10:33:02+01:00