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Piano Scuola Digitale, dal 18 al 20 a Bologna arriva ‘Futura’

Tre giorni di dibattiti, incontri, racconto di buone pratiche

ROMA – La scuola digitale ‘invade’ la città di Bologna. Dal 18 al 20 gennaio va in scena “Futura”, una tre giorni di iniziative formative, dibattiti, racconto di buone pratiche pensata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e realizzata in collaborazione con il Comune di Bologna per fare il punto sui temi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e sulla sua attuazione, a due anni dall’introduzione avvenuta con la legge 107 del 2015.

Il Piano ha stanziato oltre un miliardo di euro per promuovere l’innovazione all’interno delle scuole in termini di metodologie didattiche, di competenze da offrire alle nuove generazioni, di formazione dei docenti, di infrastrutture. L’evento di Bologna sarà lo spunto per guardare al futuro della scuola, ma anche per consentire alle migliori esperienze di raccontarsi e di confrontarsi in un’ottica di arricchimento reciproco.

Il titolo dell’iniziativa – “Futura” – parte da un omaggio ad uno dei cittadini più famosi di Bologna, Lucio Dalla, ma si ispira al contempo al percorso tracciato dal PNSD per la scuola “futura”, la scuola del domani, della quale passo dopo passo si stanno ponendo le basi con investimenti e azioni specifiche già nel presente. “Futura” sarà un’occasione di studio, di riflessione, di confronto, di definizione di interventi, di scambio sull’innovazione digitale al servizio del sistema di istruzione e formazione italiano. In una dimensione sia nazionale che internazionale. Durante “Futura” tutte e tutti i partecipanti potranno imparare e conoscere, approfondire e acquisire nuove competenze attraverso esperienze pratiche.

Dal 18 al 20 gennaio il futuro invade Bologna – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – e lo fa attraverso un grande evento dedicato alla scuola che si mette in gioco, che si fa promotrice del cambiamento, che si chiede come sostenere le nuove generazioni nel loro percorso di crescita, che le orienta e fornisce loro contenuti e strumenti per governare i tempi che verranno. Una scuola che si rinnova nelle metodologie didattiche, negli spazi di apprendimento, trovando nel digitale la sua strada verso un domani di sviluppo sano, equo e sostenibile. Le giornate di ‘Futura’ saranno una straordinaria occasione di protagonismo delle idee, delle ambizioni di tutte e tutti coloro che compongono la comunità scolastica. Un’occasione di studio, di lavoro e di ricerca. Di festa. Perché stiamo ponendo le basi di un cambiamento necessario e ormai irrimandabile. E lo stiamo facendo attraverso le migliori risorse a disposizione del Paese: le nostre giovani e i nostri giovani”.

Piazza Maggiore, Palazzo Re Enzo, Palazzo D’Accursio, la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, l’Urban Center: tutta Bologna sarà teatro di innovazione, scenario e coprotagonista di attività, laboratori, atelier, incontri, gare che coinvolgeranno studentesse e studenti, insegnanti e animatori digitali (figure nate proprio con il Piano Nazionale Scuola Digitale), dirigenti scolastici, formatori, esperti, imprese, cittadine e cittadini.

Saranno oltre 200 i workshop di formazione gratuita, prevista e istituita dalla legge 107 del 2015, tenuti da circa 100 formatori, ai quali potranno partecipare fino a 6.800 tra docenti e dirigenti scolastici. Oltre 400 gli istituti scolastici che si sono già candidati a partecipare alle iniziative in programma, articolate in sette differenti aree dove sono previsti: incontri istituzionali, conferenze, appuntamenti con testimonial, la condivisione delle migliori pratiche, gare di robotica e droni, fablab, esperienze di realtà immersiva. Oltre 3.000 i metri quadri che saranno ‘invasi’ dalla scuola digitale per tre giorni.

L’appuntamento istituzionale con la Ministra Valeria Fedeli, con il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e con il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, è fissato per venerdì 19 gennaio alle 17 a Palazzo Re Enzo. Al centro dell’incontro, il punto sul PNSD, i risultati dei gruppi di lavoro ministeriali sull’uso dei dispositivi personali in classe e sulle metodologie didattiche innovative. Ma non solo: come difendersi dalle fake news? Come prevenire e contrastare fenomeni come il cyberbullismo? Come introdurre il pensiero computazionale negli ordinamenti scolastici? Come diffondere etica, tecnologia e consapevolezza digitale come base per una piena cittadinanza? Come portare creatività ed educazione all’imprenditorialità in ogni scuola? Saranno questi i temi che verranno discussi con insegnanti, esperti, rappresentanti delle istituzioni, mondo delle associazioni e delle imprese. Sarà possibile seguire l’evento in streaming sulla pagina Facebook del MIUR e sul sito www.miur.gov.it.

Ma il calendario di iniziative ed eventi è fitto. Si comincia giovedì 18 gennaio (alle 11:30, a Palazzo Re Enzo) con gli Youtuber di EduTube, associazione nata con l’intento di promuovere la cultura, le arti e la ricerca scientifica e tecnica sul web e con Erik Thorstensson, fondatore di Strawbees, un sistema ideato per sviluppare nelle nuove generazioni un bagaglio di competenze per il futuro attraverso l’esplorazione pratica e il lavoro con design, costruzione, elettronica e programmazione. Alle 16 sarà la volta di Giacomo Stella, professore ordinario di Psicologia Clinica all’Università di Modena e Reggio Emilia e direttore scientifico di SOS Dislessia, che discuterà del rapporto tra innovazione e disturbi dell’apprendimento. “Make Rap Make the Difference” è il titolo dell’incontro con il rapper-educatore Daniele Vitrone, alias Diamante, ideatore di una metodologia didattica innovativa in grado, attraverso la “grammatica del rap”, di coinvolgere studentesse e studenti, di fare emergere le loro capacità e i loro talenti nascosti, di motivarli e arginare fenomeni di dispersione scolastica e abbandono. Alle 18.15, invece, i Millennials si racconteranno: condivideranno le loro esperienze innovative in diversi ambiti tra i quali cibo, media, relazioni internazionali, si confronteranno ed esporranno il modo in cui hanno deciso di fronteggiare la propria sfida con il futuro.

Venerdì 19, a partire dalle 9.30, Alessandro Bogliolo, professore di Sistemi per l’elaborazione delle informazioni dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”, discuterà di come introdurre la pratica del pensiero computazionale a scuola. Mentre il giorno dopo, il 20 gennaio, alla stessa ora l’architetto Mario Cucinella, Siv Marit Stavem, Norwegian Director of education and training e delegata OCSE, Beate Weyland, professoressa di didattica presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano e i tre più giovani progettisti vincitori del concorso di idee per #ScuoleInnovative (Federico Zaunier, Vincenzo Bernardelli e Aurora Perra) si confronteranno sul modo in cui l’architettura fa scuola, su come incide sui livelli e le modalità di apprendimento delle alunne e degli alunni.

Filo conduttore delle iniziative in programma sarà anche l’educazione alla sostenibilità, come prevista dall’Agenda 2030 dell’Onu. Ragazze e ragazzi potranno discuterne nell’ambito dell’Hackathon dedicato, Hack 2030, una gara di idee che li vedrà protagonisti, e con Enrico Giovannini, coordinatore del gruppo di lavoro Miur per l’Educazione alla Sostenibilità, nel corso della mattina del 20 gennaio, a partire dalle 12.30. L’idea di un progresso attento al pianeta sarà al centro di installazioni artistiche che si troveranno per le strade di Bologna.

2018-01-17T14:16:39+01:00