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Roma, bimbi di Tor Bella Monaca premiati da Simona Quadarella

Roma – “Come si svolge la tua giornata? Ce l’hai il ragazzo? E come si chiama? Ce l’hai il tempo per lui? E quante medaglie hai vinto?”. Simona Quadarella sorride e risponde di buon grado alle domande degli alunni delle quarte A e D dell’istituto ‘Melissa Bassi’ di Tor Bella Monaca, a Roma. Simona non […]

Roma – “Come si svolge la tua giornata? Ce l’hai il ragazzo? E come si chiama? Ce l’hai il tempo per lui? E quante medaglie hai vinto?”. Simona Quadarella sorride e risponde di buon grado alle domande degli alunni delle quarte A e D dell’istituto ‘Melissa Bassi’ di Tor Bella Monaca, a Roma. Simona non ha ancora 18 anni ed e’ una promessa del nuoto nazionale: ha gia’ vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi giovanili di Nanchino nel 2014 e una medaglia d’oro ai mondiali juniores di Singapore, l’anno scorso. Per lei, quest’anno, due medaglie d’oro nei campioni italiani assoluti.

L’incontro di oggi con la nuotatrice arriva come premio nell’ambito del concorso “La scuola Angelini- Imparare fa bene” promosso dalla fondazione Angelini che ha premiato 11 istituti in tutta Italia. I bambini di Tor Bella Monaca, nello specifico, hanno disegnato un gioco a tappe che si chiama ‘la ricetta della felicita”. Funziona come un gioco dell’oca, ma al posto dell’oca c’e’, appunto, la felicita’ che si conquista anche passando attraverso le caselle dello sport, del bosco, del buon cibo, della gentilezza.

“Questa e’ una zona ad alto rischio di devianza giovanile ed e’ un quartiere dormitorio, cioe’ strutturato esclusivamente per alloggi e unita’ abitative e non ci sono luoghi di aggregazione e incontro per i ragazzi. Una delle poche cose che c’e’ e’ proprio la piscina, che essendo comunale ha costi accessibili. Molti di questi bambini frequentano la piscina, quindi per loro e’ un occasione molto importante sapere che il nuoto puo’ dare un’opportunita’ di riscatto” dice all’agenzia Dire la maestra Isabella Cocco, che insegna nella quarta A e ha promosso il progetto con i ragazzi.

“Spero di essere stata utile per questi bambini – dice Simona – per far capire che lo sport e’ importante e che anche se si vive in un quartiere che non e’ in centro si possono fare attivita’ come il nuoto o altri sport”. Dopo aver soddisfatto tutte le loro curiosita’ sulla ragazza (“Te lo vedi Il Grande Fratello?”, “E Ciao Darwin, te lo vedi?”, “Ti piace leggere?”), i bambini vogliono a tutti i costi un autografo per ciascuno e per la giovane campionessa molti di loro hanno ‘regalini’ e disegni. Poi, verso mezzogiorno, si torna alla normalita’: per Simona riprendono gli allenamenti ai Parioli, mentre per i ragazzini della ‘Melissa Bassi’ e’ ora di andare a mensa.

2017-05-09T13:12:09+02:00