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RomeCup 2016: la seconda giornata tra gare ed esposizioni

In Italia la densità robotica è superiore alla media degli altri paesi Ue

17 Marzo 2016

ROMA – 156 team in gara, 58 scuole di 17 regioni, 80 docenti nel ruolo di coach, 20 laboratori didattici attivati per le diverse età, da 6 anni a 19 anni, 85 stand, 200 prototipi robotici, 56 campioni selezionati per le Olimpiadi della Robotica, 7 progetti, 10 arbitri, 9 categorie e 100 prototipi progettati e realizzati dagli studenti.

rome cup 2016

Sono questi i numeri di Rome Cup, la competizione di robotica che si sta svolgendo presso l’IIS Croce-Aleramo di Roma con finali e premiazioni il 18 marzo nella sala della Protomoteca del Camidoglio.  Le gare si dividono in 3 categorie: Trofeo Internazionale Città di Roma di Robotica, dove le categorie sono Soccer, Rescue, Dance e Explorer, RoboCup Junior 2016, dove le categorie sono Soccer e Cospace Rescue e le Esibizioni Nao – robot umanoidi, a cura del dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale ‘A. Ruberti’, Università Sapienza di Roma.

Secondo il rapporto World Robotics Industrial Robots 2015, realizzato dalla International Federation of Robotics, l’automazione della quarta rivoluzione sta accelerando.  Entro il 2018 saranno circa 1,3 milioni i robot che entreranno nelle fabbriche di tutto il mondo. Si registrano investimenti record sopratutto nel settore automobilistico. Il valore globale del mercato dei sistemi robotici è di circa 32 miliardi di dollari. Un indicatore chiave per misurare il livello di automazione è la “densità robotica”, cioè il numero di unità robotizzate per 10mila dipendenti. Sono 21 i Paesi che hanno una densità superiore alla media robotica di 66 e 14 si trovano nell’Unione Europea, l’Italia è una di queste.

 E’ importante continuare a investire e formare giovani, perché nonostante l’Italia sia al di sopra della media di densità robotica, si continua ad avere il 17% di abbandono scolastico, il 26% di Neet (ragazzi/e tra i 15 e i 29 anni fuori dal circuito formativo e lavorativo), solo 13,2 laureati in discipline scientifiche ogni mille residenti, 4,9% di addetti alla Ricerca e Sviluppo ogni mille abitanti.    C’è tanto da lavorare, ma tanto è già stato fatto, basti pensare che il 41,5% la percentuale di imprese innovatrici, un dato ben al di sopra della media europea, o al 17esimo posto dell’Italia nella classifica dei Paesi europei piu’ innovatori.

2017-05-16T12:16:27+02:00