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Sottoterra

Niccolò Serni Scuola Secondaria di 1° grado “Puccini” di Firenze

 

Solo un gruppo di scienziati si era salvato nascondendosi sotto terra in una piccola città dopo la grande apocalisse che rase al suolo ogni essere vivente (oltre loro, ovviamente). Avevano inventato una cura per sopravvivere diventando mezzi umani e mezzi serpenti, nascondendosi dentro una buca larga 250 metri, lunga la stessa misura, profonda dieci metri e ricoperta con della terra in modo da lasciare uno spazio di cinque metri per la sopravvivenza di questi scienziati/serpenti. I primi che si erano nascosti avevano lasciato una scatola che solo dopo duecento anni si sarebbe aperta rivelando ai sopravvissuti la cura per tornare umani e uscire dal loro rifugio sotterraneo. Se aprivano prima la scatola potevano rischiare di restare uccisi dalle radiazioni lasciate dalle esplosioni nucleari che avevano raso al suolo il pianeta Terra. Ma soltanto cinquant’anni dopo… la scatola si aprì e da allora per i superstiti cominciò l’avventura per ritornare in superficie. La Terra era quasi tornata normale, senza radiazioni, e con quell’antidoto potevano ripopolare la terra di umani e non di serpenti perché sennò il pianeta sarebbe stato abitato da un popolo potenzialmente molto pericoloso nei confronti dei suoi simili perché assassini e rapinatori avrebbero potuto uccidere un umano/serpente con un solo morso velenoso.
Il tunnel che avevano costruito prima di entrare dentro il bunker aveva una porta in acciaio inossidabile spessa venticinque centimetri.
Quando riuscirono ad uscire videro il loro pianeta distrutto dopo una grandissima esplosione atomica e loro dieci tra uomini e donne dovevano ripopolare il pianeta e costruire un accampamento. Riuscirono a fare un fuoco e a montare le tende. Duemila anni dopo la Terra era finalmente tornata normale e…
…mi sveglio! Meno male: era solo un sogno, altrimenti saremmo sopravvissuti per un pelo e solo dopo duemila anni ci saremmo già riprodotti un’altra volta. Spero che non succeda mai perché è una stupidaggine buttare in giro una bomba che uccida tutti, figuriamoci scatenare l’apocalisse nucleare sul pianeta! Non ci saranno gli scienziati a salvare la specie umana come in questa storia, ne sono certo… Chissà, forse sono rimasto suggestionato oggi a scuola: nella nostra classe sottoterra, la maestra ci ha insegnato la storia del nostro piccolo popolo e poi ci ha chiesto di scrivere una storia. E la mia mi ha impressionato al punto da diventare un incubo…

Niccolò Serni
Classe 1D – Scuola Secondaria di 1° grado “Puccini” di Firenze

2016-07-26T11:10:13+02:00