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Spiaggia, spiaggia di sangue

Matteo Santangelo Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze

 

La notte, sulla spiaggia di Rimini passeggiava un anziano signore a poche ore dal festeggiamento di Capodanno. Camminava, tranquillo, sulla sabbia che lambiva il mare, piatto come una tavola. A un certo punto si accorse che la sabbia sotto di lui non c’era più. Eppure stava camminando proprio sulla spiaggia che frequentava da quando era bambino e a cui continuava a tornare ogni estate. Dov’era finita la sabbia?
Poi si accorse di un dettaglio inquietante: c’era una pozza di sangue. Immensa, tanto che ci stava affondando dentro. Nello stesso momento udì tante urla e vide un mucchio di uomini morti a terra, da cui evidentemente usciva del sangue, non poteva essere nient’altro quella sostanza vischiosa, ma l’impressione per lui fu tale che rimase lì impalato per alcuni minuti, dopo di che se ne andò via correndo, spaventato. Arrivato a casa chiamò la polizia, ma nessuno rispondeva, allora si preoccupò molto e andò a chiamare sua moglie.
La signora venne di corsa da lui e gli chiese quale fosse il problema, Alfred,l’anziano, rispose che non funzionava il telefono. Sua moglie gli rispose che era molto strano,il telefono l’aveva comprato proprio il giorno prima, allora i due andarono alla stazione della polizia e chiamarono gli agenti. Il giorno dopo i poliziotto andarono con Alfred a vedere cos’era successo la notte scorsa nello stesso punto della spiaggia. Gli agenti trovarono anche un indizio molto inquietante: un dente conficcato nell’occhio di un ragazzo.
Quando ritornarono alla città andarono a vedere le scene registrate dalle telecamere quella notte dalle strade circostanti: videro un branco di squali che attaccavano e trascinavano nell’acqua i festeggianti di Capodanno che erano entrati in acqua per il bagno di mezzanotte. Dopo aver capito cosa era successo misero sul giornale questa notizia e ordinarono al sindaco che si dovevano realizzare delle barriere antisqualo. Servirono due anni per completare l’opera ma alla fine Rimini era sicuramente una cittadina più sicura!

Matteo Santangelo
Classe 1D – Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze

2016-07-13T15:43:27+02:00