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Tripartizione della Libia: tra questi paesi c’è anche l’Italia…

Vincenzo Cacciapuoti I.C. Sinopoli Ferrini - Roma

Oramai è diventato negativamente famoso in tutto il mondo il gruppo terroristico dell’ Isis (o anche soprannominato “is”) che da quasi un anno terrorizza cittadini e governi di tutta Europa. Nel corso dei mesi, i politici hanno cercato dei mezzi e delle soluzioni con i quali sconfiggerlo:  uno dei più recenti è quello della tripartizione della Libia. Il piano sarebbe quello di dividere il paese nord-africano in tre parti: Tripolitania, (che spetterebbe all’ Italia), Cirenaica, (che andrebbe all’ Inghilterra) e Fezzan (appartenente alla Francia):  di fatto diventerebbero protettorati delle rispettive nazioni. In questo modo si dividerebbe uno stato in cui l’ Isis sta ponendo le sue radici. Questa finora è solo un’ipotesi, infatti l’ambasciatore libico ha riportato il volere dei cittadini dello stato africano dicendo che solo questi ultimi decideranno il proprio futuro e che pretendono un governo unito, democratico e liberale. L’ ONU (l’ Organizzazione delle Nazioni Unite), attraverso l’inviato speciale Martin Kobler, ha dichiarato che gli eventi militari scavalcano quelli politici: ciò vuol dire che preferisce l’intervento armato piuttosto che  uno diplomatico e pacifico e che aspetta solo il consenso della Libia e dei suoi cittadini per agire. Se quest’ accordo dovesse andare in porto, comporterebbe anche l’ arricchimento dei paesi coinvolti, dato che la Libia dispone anche di molte risorse naturali.

VINCENZO CACCIAPUOTI  TERZA A
​IC SINOPOLI FERRINI

2016-03-04T10:05:27+01:00